La chimica sotto la lente della nuova scienza Appendice - La nuova umanità

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La chimica sotto la lente della nuova scienza Appendice

Ben Boux

La chimica sotto la lente della nuova scienza, Appendice

In questi giorni sta diventando di attualità, almeno nei circuiti di informazione non ufficiali, il gas metano, per le vicende del golfo del Messico.

Ecco un ottimo esempio di come la scienza ufficiale non sia in grado di dare una spiegazione quando si imbatte in una sostanza che non corrisponde alle ipotesi teoriche standard.

Il metano risulta composto da elementi che, per la classica definizione delle valenze, non potrebbe esistere, prova ne è che dopo la sua combustione si formano due sostanze, la co2, anidride carbonica e la h2o, acqua, che invece rispondono alle definizioni classiche.

Come è possibile che il carbonio sia legato all' idrogeno e che poi si leghi all' ossigeno di polarità opposta? Qui sotto c' è la spiegazione che offre wikipedia che ipotizza delle regole fatte apposta per trovare una risposta in qualche modo. Parla di elettroni che cambiano posto perché il carbonio preferisce questa configurazione, ma, ahimé! tira in ballo una questione energetica.

Ecco il punto. Le valenze non sono quelle comode e pratiche che ci permettono di prevedere come si comporteranno gli elementi durante le reazioni, ma tutt' altro: cioè sono scambiatori di energia, cioè equilibratori delle pressioni sulla superficie degli atomi, localizzate secondo la struttura interna degli stessi.

Come ho già presentato in altri scritti, l' atomo è una porzione di spazio energizzato in risonanza contenuto da uno spazio in riposo. Il rapporto volumetrico tra queste due grandezze, l' una che tende ad una forma circolare, data la sua risonanza, che è un movimento, e l' altra che ha forma parallelepipeda, dato lo spazio tridimensionale.

Si tratta di un rapporto numerico, se le due grandezze sono a denominatori comuni l' atomo è neutro, senza rapporti con l' esterno, se sono invece tra loro non razionali a seconda della posizione del loro rapporto rispetto gli intervalli tra le situazioni di equilibrio, si avranno pressioni positive o negative verso l' esterno.

Il carbonio è un caso particolare in quanto possiede sia pressioni positive che negative e quindi si può legare indifferentemente con altri atomi a pressione opposta. L' energia di compensazione che viene richiesta o fornita durante le reazioni serve a bilanciare l' esatta quantità di pressione necessaria per l' equilibrio del legame.

Questa energia viene assorbita o ceduta direttamente dall' atomo, che quindi, modifica il suo proprio equilibrio interno, in altre parole trasmuta. La trasmutazione può essere di piccola entità, quindi l' atomo non cambia sostanzialmente le sue proprietà, ma può essere più grande, e quindi l' atomo può diventare un altro elemento o, al limite, disgregarsi completamente fornendo all' esterno tutta la propria energia interna. (Fusione atomica).

Ritorniamo a wikipedia, veniamo informati che la combustione del metano è una fonte energetica eccellente.

E' inutile cercare se da qualche parte ci illustrano da dove proviene questa eccellente energia. Non viene detto. Nessuno lo dice. Nessuno lo sa. Avviene e la usiamo ed è quanto basta.

Se non ricordo male si dice che nulla si crea o si distrugge, cioè vige la legge della trasformazione dell' energia. Verissimo, quindi questa energia da qualche parte deve arrivare, non è proprio sufficiente dire che deriva dalla reazione chimica di ossidazione, questo è descrivere il fenomeno e non spiegarlo.

E da dove può arrivare se non dagli atomi che sono lì a reagire? E' certo. Ma come si può con il modello di Bohr spiegare che l' atomo in qualche modo si deve modificare per fornire questa energia se continuiamo a pensare che il suo contenuto sia stabile ed immutabile ? Gli stessi elettroni, protoni, neutroni, ecc?  Non si può, allora si ricorre al trucco del salto delle orbite, come se gli elettroni della corteccia esterna avessero più percorsi da seguire, e in questo modo viene spiegata anche la covalenza.

Questi percorsi devono quindi essere infiniti, a seconda del tipo di reazioni chimiche il passaggio energetico cambia, non è sempre uguale, varia a seconda dei casi. Quindi stanno cercando di dire che esiste, appunto, un equilibrio energetico, dove le valenze non sono tutte uguali e si aggiustano cambiando le orbite.

Ma allora facciamolo tutto il salto di qualità, ammettiamo direttamente che gli elettroni, protoni, ecc, non esistono e parliamo solo di energia. Diventa tutto più facile, prevedibile e, sopra tutto, si capisce da dove arriva l' energia che usiamo.

Dall' interno dell' atomo, che ne cede una parte, cambiando sé stesso.

Allora, se seguiamo questo principio fino in fondo, potremo trovare il modo di ottenere l' energia direttamente dall' atomo, semplicemente aprendone il guscio di contenimento, cioè creando attorno all' atomo una zona di depressione del "vuoto" che allenta la forza di contenimento e permette all' energia di manifestarsi. E non cercando di spezzare il guscio esterno, in quel caso ci vuole una forza maggiore di quella che contiene l' energia, cosa rimane poi? Nulla.

Tesla parla della forza della scintilla, ecco una applicazione, un' altra è il fulmine, fusione dell' idrogeno fatta dalla natura, e il "vortex" fonte inesauribile di energia, ma non ancora compreso.

Vorrei aggiungere, per dare una prova della realtà della trasmutazione, che la comune lampada con il filamento di tungsteno si comporta in un modo che dovrebbe attirare l' attenzione dei fisici. Se la accendiamo con una corrente elettrica bassa, cioè secondo le specifiche, si vedrà col tempo che il vetro si annerisce, in quanto il tungsteno lentamente evapora e si deposita sul vetro. Questo principio è utilizzato per la metallizzazione sotto vuoto. Ma se si applica una corrente elettrica molto forte, il tungsteno svanisce senza annerire il vetro. Cosa è successo? Analizzando il contenuto dell' ampolla si troverà del gas neon. Il tungsteno è trasmutato in neon a causa della forte corrente elettrica. Ed è successo senza generare alcun tipo di radiazione e senza richiedere chissà quali acceleratori di particelle, come sostengono i fisici.

Questo scritto è ispirato dall' insegnamento di Christ Michael Aton e di Violinio Germain.
(nei Phoenix Journal).
Ben Boux.

http://it.wikipedia.org/wiki/Metano

Proprietà chimico-fisiche  [modifica]
La molecola ha forma tetraedrica; l'atomo di carbonio è al centro di un tetraedro regolare ai cui vertici si trovano gli atomi di idrogeno. Una particolare caratteristica dei legami tra carbonio e i 4 atomi di idrogeno è che il carbonio, nel suo stato elettronico fondamentale (non eccitato), presenterebbe solamente due elettroni di valenza, e di conseguenza avrebbe la possibilità di creare solo due legami. Tuttavia il carbonio forma 4 legami con altrettanti atomi di idrogeno. Significa che durante la formazione dei legami il carbonio, che presenta 4 elettroni nel livello orbitale con numero quantico principale pari a 2, un elettrone viene eccitato (venendogli fornita energia) e di conseguenza il carbonio presenterà un elettrone nell'orbitale 2s, uno nel 2px, uno nel 2py e uno nel 2pz (mentre prima avevamo due elettroni nel 2s, uno nel 2px, uno nel 2py e zero nel 2pz). Gli elettroni di valenza sono quindi quattro e non due, ed il carbonio potrà formare 4 legami. Tutto questo è possibile perché la diminuzione di energia del sistema C H H H H che si ottiene con la formazione di 4 legami invece che due è in valore assoluto maggiore dell'aumento dell'energia necessaria a eccitare un elettrone. Di conseguenza l'energia finale del sistema con 4 legami sarà minore dell'energia del sistema con 2 legami, e la prima soluzione verrà "preferita" dal carbonio.

Combustione  [modifica]
Il metano è il principale componente del gas naturale, ed è un eccellente combustibile poiché produce il maggior quantitativo di calore per massa unitaria. Bruciando una molecola di metano in presenza di ossigeno si forma una molecola di CO2 (anidride carbonica), due molecole di H2O (acqua) e si libera una quantità di calore:

CH4 + 2O2 ? CO2 + 2H2O [+ 891 kJ/mol]
Dalla combustione di un metro cubo standard di metano si ottengono circa 36 MJ (8940 Kcal)

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