La Terra, e la gravità. - La nuova umanità

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La Terra, e la gravità.

Ben Boux

La Terra, e la gravità. Di Ben Boux.

Ho scritto questo saggio per mettere in evidenza quanto sia necessario oggi farsi e fare delle domande su cosa ci circonda, e scoprire così che le cose non sono come è stato insegnato. Questo per contribuire a risvegliare la gente, come è necessario che avvenga oggi, grazie.

(Premessa. Nel saggio seguente non ho la pretesa di dimostrare l'inesattezza o di confutare le ricerche fatte dalla scienza sulla natura e sul meccanismo della Terra. Metto soltanto in evidenza che ci sono delle argomentazioni che non sono coerenti tra loro e che ci sono seri dubbi sulle conclusioni. D'altronde è la scienza stessa a dichiararsi non certa di quanto sostiene. Alcune informazioni che tratto provengono da presentazioni scientifiche alternative, da canali di extra Terra.)

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In questo momento storico stiamo assistendo alla rinascita dell'interesse per lo Spazio. Sono nate diverse iniziative, sia per nuovi viaggi per la Luna, che per ipotetiche colonie su Marte. Questo interesse è spinto da organizzazioni pubbliche e private e di certo è una preparazione del grosso pubblico a novità imminenti in questi argomenti. Tuttavia sarebbe necessario prima approfondire la conoscenza di dove stiamo ora, cioè sul pianeta Terra, cosa che deve essere essenziale, prima di sfidare le incognite che ci riservano senza dubbio queste imprese.

Parliamo per il grosso pubblico, nei circoli che organizzano questo, qualcosa di più si conosce. La scienza ha, dopo secoli di ricerche, ipotesi e correzioni, stabilito cosa e come sia il nostro pianeta, e, di conseguenza, anche gli altri. Ed ha stabilito delle grandezze e dei dati attraverso i quali basa ogni altro ulteriore sviluppo dell'indagine sulla struttura della Terra. Le attuali conclusioni sono fermamente ancorate come conclusive.

Tuttavia ci sono molti dubbi, molte cose sono soltanto ipotesi mascherate da certezze, ma sono solo definite attraverso riferimenti spesso arbitrari o associazioni logiche con premesse errate. Riteniamo che l'insieme dei dati sia un castello di sabbia che crolla dietro un unico interrogativo: Sa la scienza come e cosa sia realmente la gravità?
Tutte le premesse della definizione dei vari parametri si basano sulla attuale legge della gravità. Quella ricavata dalla centenaria osservazione di Newton, la famosa "mela", con in seguito una astrusa aggiunta sulla costanza del moto grazie all'inerzia.

Il tentativo fatto da Einstein di risolvere il problema inventando il concetto di spazio curvo è, come altre sue scoperte, soltanto un'astrazione matematica e non risolve nessuno dei misteri che ancora oggi riguardano la gravità. Perché è importante questo tema? Perché tutte le grandezze calcolate, sulle orbite, sulla massa della Terra, sulla massa del Sole, della Luna, ecc si basano su estrapolazioni dei parametri delle legge di gravitazione universale.

E se fosse errata? O anche solo incompleta? Come facciamo ad andare sulla Luna o su Marte quando non sappiamo né come né perché le orbite sono quello che sono e quali forze siano veramente in gioco ad agire sulle eventuali navette, non è ancora il caso di parlare di astronavi terrestri, che intraprenderebbero questi viaggi? E l'uomo comune chiamato ad aderire con entusiasmo all'iniziativa di diventare un colonizzatore spaziale ha diritto di sapere a cosa va incontro.

Orbene, ecco la questione: la gravità non è quello che scienza sostiene.
Tutte le considerazioni vanno corrette o rifatte, e molte cose vanno al loro giusto posto, conoscendo la reale natura della gravità. Non ultimo sarebbe più facile anche costruire dispositivi che siano in grado di vincerla la gravità, e non basare più gli ipotetici viaggi spaziali su quello che in ultima analisi sono solo razzi basati sullo stesso principio dei fuochi artificiali inventati dai cinesi da secoli.

(Nota. Siamo ancora a quel livello, come, per quanto riguarda l'energia, siamo ancora al livello del fuoco con le pentole a vapore.)

1) Un po' di tempo prima del 1901, i governanti francesi, desiderando determinare più accuratamente l'esatta dimensione della Terra, per rivedere e correggere i loro calcoli riguardanti la distanza dal Sole, misurarono la differenza di distanza da parte della cima di due linee, perpendicolari alla superficie della Terra, e la base di queste due linee. Essi volevano una coppia di linee lunghe a sufficienza, per dare una misurazione rilevante. Ovviamente non poterono costruire due poli paralleli alti un miglio, ma pensarono di poter sospendere due piombi ad una profondità di un miglio, nel pozzo di una miniera, e quindi poter misurare la distanza della cima e la distanza del fondo, la quale doveva essere leggermente minore. Essi volevano sapere esattamente quanto era di meno.

I risultati di questo test fu molto strano. Così strano che gli scienziati geodetici francesi comunicarono i loro risultati agli scienziati della Geodetica Americana, con la richiesta che anche gli americani conducessero un esperimento simile, nel loro paese. Ufficialmente, non fu fatto nulla per qualche anno. Ma, nel 1901, ad uno degli ispettori geodetici capitò di lavorare nelle vicinanze delle miniere di Tamarack, vicino a Calumet, nel Michigan. Contattò il capo ingegnere a Tamarack e lo mise al corrente dell'informazione trasmessa dai governanti francesi. Vennero selezionati due pozzi e
misero a piombo, esattamente a 4250 piedi di profondità, queste linee sui due pozzi.

Alla fine di queste linee vennero messi dei pesi. Con lo scopo di prevenire movimenti orizzontali, ogni peso fu sospeso in una tanica di olio, messa in fondo al pozzo. In questo modo, le forze magnetiche non potevano influire. Le linee usate furono del tipo corde di pianoforte n. 24. Per 24 ore le linee furono fatte riposare, cosicché non ci fosse possibilità di movimento. Cominciarono le misurazioni. Così venne scoperto che i Geodetici francesi non avevano fatto nessun errore. Ricontrollarono attentamente tutto l'esperimento. Ma non era tutto come aspettarsi. Ci può essere soltanto una spiegazione a questo strano risultato: il centro di gravità non è, come creduto, nel centro della Terra.


Grandemente sconcertati, gli ingegneri mandarono i risultati al Prof. Mc Nair del Michigan College of Mines. Controllarono ancora una volta, l'esperimento fu ripetuto, le misurazioni rifatte di nuovo, e si convinsero che non c'era errore.

2) Ora, è necessario fare una riflessione: La gravità si irradia tutto attorno, il pianeta attrae le "mele" sia da noi che negli antipodi. Quindi se ipotizziamo di suddividere l'intero pianeta in parti uguali, esempio sfere di un metro, ognuna di queste sfere irradierà la gravità tutto attorno, verso l'alto, ma anche verso il basso, allo stesso modo, con gli stessi valori. Cosa succederebbe se al centro ci fosse una grande caverna? Un sasso lasciato libero dove cadrebbe? Sarebbe sottoposto alle varie forze di gravità che provengono dalla varie sfere che abbiamo ipotizzato, quindi cadrebbe verso l'alto, verso la parete più vicina.


Non è vero che la gravità aumenta man mano che si va in profondità e questo fa mettere in discussione il principio che una parte dell'interno sia fusa per la pressione e la parte centrale sia solida per una pressione ancora maggiore. Il pianeta non avrebbe potuto formarsi con una tale struttura.

3) Facciamo ora un'altra osservazione. Disponendo di un buon telescopio è possibile osservare la meraviglia di Saturno con i suoi anelli. Oggi sappiamo che si tratta di innumerevoli detriti che orbitano attorno al pianeta e da lontano sembrano un oggetto unico. La scienza dice che la forza di gravità attira a sé le cose. E in questo modo spiega la persistenza delle orbite dei pianeti. Ma i detriti come agiscono tra loro? Non sembra davvero che abbiano un moto tra loro come se alcuni girassero attorno ad altri. Appare invece che stiano in ordine al loro posto.

Come spiega l'origine di questi anelli la scienza? Detriti che vagavano intorno raccolti dalla gravità di Saturno. Senz'altro, ma non avrebbero dovuto aggregarsi tra loro un poco alla volta? La scienza dice che è l'energia cinetica del loro incontro avvenuto prima ad assegnare il loro posto. Sono forse comparsi tutti insieme? No di certo. Non subiscono altre forze nel tempo, Sì di certo, E quindi? Ha ognuno un suo spazio curvo in cui precipitare in eterno? Come dice Einstein? E come si sarebbe formato e questo varrebbe anche per i nostri satelliti artificiali? Basta che li lanciamo che creiamo la curvatura dello spazio? E allora perché non si fanno viaggi spaziali con questo principio?

Saturno ha anche numerosi satelliti, una cinquantina, alcuni dei quali hanno un'orbita che giace nello spazio condiviso con gli anelli. Sono chiamati "pastori" perché raccolgono il "gregge" di detriti e lo orientano per poter passare. Cioè allontanano i detriti, NON li attirano.
Dopo il passaggio l'anello si spiana e ritorna come prima. Si è potuto vedere il fenomeno molto bene con la sonda Cassini. Quindi la gravità è qualcosa di diverso.

4) La scienza ritiene che l'origine dei pianeti non gassosi e delle lune sia grosso modo la stessa, pur con diverse modalità. Infatti per la Luna sono state avanzate tre diverse ipotesi. La densità della Luna è stato stabilito che sia inferire a quella della Terra di un terzo circa. Facendo i calcoli secondo la legge gravitazionale universale, la velocità della Luna, nel percorrere l'orbita attuale, dovrebbe essere enorme. Anche supponendo che l'origine e la composizione della Luna siano ben altre, ed infatti lo sono, la velocità sarebbe di un'ordine di grandezza decisamente diverso. Quindi qualcosa non torna in questi calcoli, la Luna ha comunque una sua "massa", anche se fosse un oggetto artificiale, ed è così, ma la velocità attuale non è spiegabile.


5) Negli anni '70 c'è stata la gara per la conquista dello spazio, con l'obiettivo di portare l'uomo sulla Luna. Ci sono molte storie al riguardo, molti misteri, di sicuro, tuttavia, l'impresa è riuscita, anche se in modo controverso. E' vero che fotografie e riprese cinematografiche non sono del tutto autentiche, e lo si può perdonare dato che il pubblico le voleva e la tecnologia non era ancora in grado di dare risultati soddisfacenti. Tutti hanno così imparato che le navette erano attratte per un certo tempo dalla Terra, sempre meno, fino al punto in cui era la Luna a far valere la propria attrazione. C'è quindi un punto nello spazio dove le due forze di gravità si bilanciano e la navetta comincia a cadere verso la Luna. In realtà quel punto è molto più vicino alla Terra di quanto gli scienziati avessero detto a quell'epoca, la gravità della Luna è più alta.

Questa premessa è per introdurre l'argomento maree. E' evidente che le maree sono una conseguenza diretta della posizone della Terra rispetto alla Luna, tuttavia sorge una domanda: se  ad un certo punto dello spazio tra la Terra e la Luna la gravità della Luna viene annullata da quella della Terra, come fa questa stessa gravità ad innalzare gli oceani verso la Luna? E, per aumentare la perplessità: perché quando gli oceani si sollevano in faccia alla Luna, anche gli oceani dalla parte opposta si sollevano? Là non c'è la Luna a, ipoteticamente, sollevarli. Il ciclo delle maree è quindi di 12 ore e non di 24 ore, come ci si potrebbe aspettare. Significa che la gravità si comporta in modo diverso.


6) Parlando della rotazione della Terra, di circa 24 ore, e parlando della Luna, sorge spontanea la constatazione che la Terra ruota attorno al suo asse e la Luna invece presenta sempre la stessa faccia alla Terra, cioè non ruota attorno al suo asse. La scienza attribuisce la rotazione della Terra ad un fantomatico impulso di rotazione avvenuto durante la formazione stessa della Terra, e questa avrebbe continuato a mantenere la rotazione per milioni di anni. E' vero che la spazio sarebbe "vuoto", che tuttavia non è vero, però ci sono continui incontri con detriti vari, oggi e molto più frequenti ed importanti in passato. Tali da aumentare la massa, o meglio, il peso della Terra.

E' possibile che il moto si sia mantenuto costante, salvo una infinitesima riduzione, per tutto quel tempo? E che dire della Luna, secondo le tre principali ipotesi della sua formazione nulla fa pensare che lo stesso impulso al movimento non sia avvenuto. Esiste la spiegazione, come vedremo più avanti, ed ha sempre a che fare con la gravità, che è un qualcosa di diverso da quanto la scienza sostiene.


7) Il 19 ottobre 2017, il primo oggetto interstellare, Oumuamua, è stato scoperto dalla survey Pan-STARRS. Questo oggetto ha subito presentato delle stranezze, a tal punto che gli astronomi si sono sbizzarriti a cercare le cause, senza trovarle. Le stranezze riguardavano la forma, l'origine, una ipotesi di oggetto artificiale, non una cometa, non acqua, non calore. Ma la stranezza più importante è stata che ad un certo punto, dopo aver doppiato il Sole, l'oggetto ha aumentato la propria velocità, senza nessun segno di cambiamento della propria struttura. Si tratta di una spinta provocata dalla gravità.


Cosa è la Gravità.

Tutta la materia emana attorno a sé in tutte le direzioni un "campo", una "depressione", in mancanza di parole più precise, che è la conseguenza diretta dell'energia imprigionata nell'atomo. Più è grande tale energia, maggiore è la gravità emessa e, in rapporto ad altra materia nelle vicinanze, il "peso", o la "massa". La gravità quindi, per sua natura, attira verso sé altra gravità della materia circostante, provocandone quindi l'avvicinamento spaziale. Essendo un campo, che si potrebbe concettualizzare come raggi divergenti che originano dal centro dell'atomo, gli atomi che man mano si stanno avvicinando vengono coinvolti in sempre più raggi, determinando in questo modo un'accelerazione.

I "raggi" di gravità si combinano in tutte le direzioni, quindi nelle analisi va considerato appunto l'azione del campo di gravità sino a quando i "raggi" non si intersecano più. Tuttavia quando è presente un altro atomo nelle vicinanze, i "raggi" che sono perpendicolari ad entrambi, rimbalzano e producono perciò una "pressione" che spinge via gli atomi tra loro. Allora queste due componenti, quella di attrazione dovuta alla "depressione" e quella di repulsione dovuta alla "pressione" arrivano, durante il moto di avvicinamento degli atomi, ad un punto di equilibrio, dove le due forze si equivalgono.

Questo è ciò che determina la coesione della materia, gli atomi non si avvicinano, salvo che ci siano altre forze in gioco, agli altri più di un certo valore, che dipende dalla quantità di gravità, dalla energia racchiusa, e questo forma la compattezza della materia ed il suo peso specifico.

Il grande è un riflesso del piccolo, e gli oggetti cosmici agiscono sospesi nello spazio allo stesso modo. Quindi:

1) Il centro di gravità della Terra non è al centro della Terra, perché la Terra non ha la struttura ipotizzata, come apparirà evidente più sotto. Il centro di gravità è lungo la metà dello spessore della crosta terrestre, zona nella quale la gravità è nulla, per riapparire man mano nella direzione opposta.

2) Infatti la Terra è cava, nonostante le ferma determinazione della scienza a negarlo, Edmond Halley aveva ipotizzato qualcosa di simile.

3) I detriti che formano gli anelli di Saturno sono degli oggetti liberi nello spazio, salvo una comune attrazione verso il pianeta, che, manifestandosi al massimo nell'equatore, li mantiene su quel piano. Ma non hanno tra loro, sul piano su cui giacciono, altre forze da contrastare e quindi si dispongono in conformità alla componente di repulsione della forza di gravità, e non si ammassano per formare degli agglomerati. I satelliti "pastori" a loro volta respingono i detriti per la stessa ragione, i quali poi si riposizionano come erano prima. Infatti si formano della increspature negli anelli durante il passaggio dei satelliti.

4) La Luna è soggetta ad entrambe le componenti della forza di gravità. Rimane bloccata in quell'orbita, come rimangono bloccati nella loro orbita tutti gli oggetti cosmici, proprio come se ci fosse un'asta tra la Terra e la Lune che la tiene in posizione. Quindi i calcoli, che non tengono conto di questo fatto, danno risultati totalmente falsi.

5) La gravità si diffonde in tutte le direzioni, i "raggi" che provengono dalla Luna verso la Terra sono praticamente paralleli, Quindi quelli che sono perpendicolari alla Terra vengono sopraffatti dalla gravità della Terra, invece quelli che colpiscono le aree verso i poli sono in grado di superare la componete ortogonale del vettore di contrasto della Terra e quindi agiscono sull'acqua attirandola, e formando di conseguenza l'innalzamento degli oceani di fronte. Una volta iniziato il movimento la massa stessa dell'acqua inizia una oscillazione provocando l'innalzamento anche della parte agli antipodi. E così si spiega il ciclo di 12 ore, in quanto il fenomeno interessa entrambi i poli.

6) Come vedremo più sotto la Terra è cava ed al centro esiste un piccolo sole incandescente. La posizione di questo piccolo sole è garantita dalle forze di gravità di attrazione e di repulsione in equilibrio, ed il suo calore è causato proprio da queste forze che devono essere dissipate perché creano una pressione fisica sulla materia che diventa incandescente. Come avviene nei vulcani, con la lava. L'omogeneità sia del sole interno che della crosta terrestre esterna non sono perfette, quindi il bilanciamento delle componenti della forza di gravità determina un moto relativo.

Di qui la rotazione della Terra ed anche la variabilità del campo magnetico che si sposta in seguito all'oscillazione dell'asse di rotazione del sole interno. La Luna non ha un nucleo al centro, essendo artificiale, la sua costruzione non è avvenuta come ciò che accade agli oggetti cosmici, come vedremo più sotto. Quindi non esiste nessuna forza che provochi una rotazione.

7) L'oggetto cosmico  Oumuamua ha semplicemente seguito la vera orbita nello spazio di un oggetto che arriva in prossimità di un oggetto più grande. Dapprima il Sole lo attira, poi, ad una certa distanza, la forza di repulsione lo tiene ancorato a quella distanza, ma la forza di inerzia, accumulata durante l'avvicinamento, costringe l'oggetto a muoversi in quella direzione. Essendo ancorato all'oggetto più grande, in questo caso al Sole, non può fare altro che descrivere un moto curvo. Questo sino all'esaurimento della forza cinetica, momento in cui la forza di repulsione prende il sopravvento e l'oggetto si allontana acquistando velocità.

Cosa è la Terra.

La scienza ha cercato in vari modi di scoprire come fosse fatta la Terra, ma sono tutte soltanto ipotesi ed i metodi di ricerca in alcuni casi lasciano perplessi. Si è stabilito come è fatto il manto esterno in base a cosa è emerso in trivellazioni profonde. Come se scoprissimo come è fatto un arancio studiando qualche millimetro della buccia. Altri indizi sono stati desunti con i calcoli ottenuti dalla legge gravitazionale in riferimento alle orbite e alle composizioni degli altri oggetti solari.

Abbiamo visto quanto siano attendibili i risultati di questi calcoli ed i dati usati sono in ogni caso soltanto presunti. Con i valori ottenuti, per mettere a posto le cose, si è ipotizzato un nucleo di ferro semi fuso, senza che questo abbia la minima attendibilità. Da dove arriva tutto quel ferro? E perché dovrebbe essere caldo? Dati un poco più attendibili arrivano dallo studio degli echi ricavati da onde sonore o elettriche. Recenti indagini hanno evidenziato che all'interno della Terra ci devono essere enormi cavità, e qui ci siamo. Questo si avvicina alla realtà, sebbene in modo molto impreciso, e non ancora del tutto accettato.

Con le premesse descritte più sopra vediamo ora come questa nuova concezione della gravità possa spiegare la formazione dei pianeti e degli altri oggetti cosmici. Affermiamo, allora qui, che tutti i pianeti ed i grandi oggetti cosmici sono cavi, non possono essere altro che cavi e sono sferici come conseguenza della loro formazione. Sono strutturati cioè come un guscio che contiene al centro una zona vuota, o piena di una atmosfera, un nucleo pesante che può, o no, essere incandescente. Anche la Terra è quindi cava e contiene al suo interno, al centro, un piccolo sole. Vediamo ora perché. Il meccanismo che andiamo a presentare è una spiegazione semplicistica, allo scopo di chiarire un concetto. Ovviamente i massi sono con ogni probabilità blocchi di materia incandescente che si è formata ed aggregata a seguito di varie forze.

Consideriamo un paio di massi che vagano per lo spazio non soggetti a rilevanti forze, come inerzia o gravità, e che si avvicinano tra loro. Ad un certo punto la loro gravità interagisce e si formano le forze di attrazione e repulsione reciproche. Raggiunto l' equilibrio i due massi, che chiameremo MA e MB, continueranno a vagare nello spazio, ma questa volta saranno legati in modo indissolubile tra loro a causa della doppia azione della gravità. Tali massi non saranno quasi sicuramente identici, quindi uno avrà una gravità maggiore dell'altro. Supponiamo che il maggiore sia MB.

All'avvicinarsi di qualche detrito, che anch'esso vaga nello spazio, questo sarà attirato dalla coppia di massi, ma si fermerà anche questo alla distanza determinata dalla forza di repulsione, portandosi ad una certa distanza dai due massi, ma più lontano da MB che da MA. Ulteriori detriti raccolti si posizioneranno allo stesso modo, ed è quindi facile vedere come, col tempo, si disporranno per lo più attorno al masso MB. Mentre man mano che altri detriti vengono raccolti, alcuni di questi potranno cadere contro il masso MB, perché più massicci o perché una forza sospinge il loro moto, ma gli altri si ammasseranno tutto attorno, avvicinandosi sempre più al masso MA.

Continuando il processo, si verrà a formare una calotta sferica attorno al masso MB, mentre il masso MA si scomporrà in frammenti a causa della pressione provocata dagli altri detriti che si sono accumulati tutto attorno. Quindi, col tempo, la calotta diventa una sfera sottile che avvolge il masso MB con il raggio determinato dalla forza di repulsione del masso MB stesso. Man mano che avviene un continuo apporto di detriti, la maggior parte si accumula lungo la calotta sferica, mentre alcuni ne passano attraverso e vanno ad ingrandire il masso MB. Questo, ingrandendosi, aumenta la propria gravità e, quindi, aumenta il raggio della sfera esterna in conseguenza della incrementata forza di repulsione.

Col tempo il mantello esterno diventa compatto e non lascia più passare materiale verso l'interno, pertanto è solo il mantello a crescere. Questo fatto provoca allora uno scompenso dell'equilibrio delle forze in gioco, da una parte il mantello stesso si ingrandisce per ripristinare l'equilibrio della propria forza di repulsione e dall'altra il nucleo centrale viene investito da una maggiore pressione di gravità, in quanto, essendo immobilizzato, non può dislocarsi come sarebbe necessario per compensare le forze in aumento.

Quindi trasforma queste forze in calore, cioè la pressione aumentata scalda il masso MB, ora ingrandito, e lo fa diventare incandescente: un piccolo sole. Allo stesso modo di come le rocce della superficie, sottoposte a pressione, diventano incandescenti (la lava dei vulcani). La teoria della deriva dei continenti deve essere perciò rivista, perché non sono i continenti a migrare, è la sfera esterna ad ingrandirsi, staccando i continenti tra loro. Questa teoria è stata già formulata, seppure senza una spiegazione del perché avvenga questo aumento del diametro del pianeta.

La Terra continua a raccogliere dallo spazio nuova materia, come pioggia di meteoriti, materia che fa aumentare la pressione verso il nucleo centrale, e, come avviene con i terremoti, quando la pressione supera il momento elastico della materia che compone il mantello esterno, questo si frantuma in alcune parti e la sua circonferenza aumenta. E' un avvenimento catastrofico, ma non più dei normali terremoti e viene ad interessare le faglie di congiunzione delle placche tettoniche.

Ai poli la densità del mantello diminuisce, per via della forza centrifuga e si formano delle aperture, attraverso le quali passano l'atmosfera e l'acqua, sino alla formazione di un ambiente interno equivalente a quello esterno. Se l'interno del pianeta, grazie al riscaldamento del piccolo sole centrale, si scalda alla giusta temperatura, la vita potrà svilupparsi all'interno come all'esterno, dando luogo ad un doppio sistema ecologico.
Come appunto è la Terra, il nostro pianeta.

L'immagine riportata più sopra è pubblicata dalla Nasa e si può notare che esiste una zona circolare nettamente più luminosa delle normali aurore boreali in primo piano. Quella zona più luminosa è il passaggio nell'Artico verso la Terra interna. Vi sono diversi passaggi per la terra interna, secondo leggende e racconti tramandati, anche di recente come quello dell'ammiraglio Byrd. Non sono leggende o fantasie, si sa di un passaggio in Romania, ed anche di un passaggio in una delle nostra isole, oltre che in svariati altri posti.





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