Menu principale:
Stranezze di Venere (il pianeta)
Abbiamo ricevuto recentemente delle rivelazioni riguardo il pianeta Venere.
Ci è stato detto che Venere è in realtà quel misterioso pianeta che ogni tanto qualcuno ha visto nel cielo, senza però trovarne una precisa collocazione.
Si tratta infatti di quel pianeta che ho denominato Dark Twin, e che ho presentato in un paio di articoli, definendone le caratteristiche principali e l' orbita che percorre.
Ora vorrei portarvi all' attenzione alcune considerazioni ed alcuni fatti.
Mi baso esclusivamente su dati ricavati da internet e su qualche fotografia ripresa da me stesso, senza peraltro usare alcun tipo di strumento, solo una camera digitale economica.
Chiunque può ed avrebbe potuto fare lo stesso, le informazioni ci sono, è sufficiente avere la volontà di cercarle e di coordinarle. Non serve cercare nello spazio profondo per trovare un nuovo pianeta potenzialmente abitabile. Ce lo abbiamo già qui, a portata di mano e non è il "forno" Venere, ma è suscettibile di essere abitato.
Le orbite dei pianeti non sono sacre ed immutabili, possono capitare degli eventi che le modificano, quindi le varie tabelle ed i vari riferimenti giudicati assoluti devono essere aggiornati. (Ed anche tutte le profezie legate all' astrologia, non ultima la profezia cosiddetta Maya del 2012, completamente inverosimile e falsa). E nemmeno gli spostamenti orbitali o della rotazione producono effetti devastanti, se in piccola misura, solo, in pratica, alterazioni del clima.
Tra la fine del 2003 e l' inizio del 2004 sono avvenuti degli eventi astronomici a causa dei quali si è manifestata la presenza di quel pianeta che chiamerò "Venere antico", prima era Dark twin. Ma si è anche avuto un effetto per la terra, per Marte e per "Venere nuovo". La terra ha avuto un sussulto e l' asse terrestre ha avuto un tilt che ne ha determinato una alterazione del tempo atmosferico (dimenticate le chiacchiere sul riscaldamento globale !!). E le orbite dei due pianeti hanno subito una alterazione. Piccola per Marte, ma di un certo valore per "Venere nuovo".
Tuttavia quell' anno "Venere nuovo" avrebbe dovuto effettuare il passaggio davanti al sole. Cosa sarebbe successo se questo avvenimento non fosse capitato? Forse in questo caso qualcuno se ne sarebbe accorto. Ma non era tempo, quindi, il passaggio è avvenuto regolarmente.
Tuttavia "Venere nuovo" era in ritardo. Ma ad un certo punto non lo era più, poco prima del passaggio, verso il 20 maggio, mentre Marte era ancora fuori posto. Ecco che vi presento le prove.
Dapprima ecco alcune riprese fatte da una telecamera automatica sull' isola Bonaire, Venezuela, vicina all' equatore. Questa camera riprendeva il mare verso ovest e ci permetteva di vedere l' orizzonte ed i tramonti. L' ottica è a grande angolare, quindi deforma la ripresa, i valori misurabili sono imprecisi, ma sufficienti per trarre delle conclusioni.
Ho raccolto qui dei ritagli che presentano Venere, da alcuni fotogrammi. Come si può vedere c' è l' indicazione dell' ora, ed è precisa. E la mappa stellare per quella località in quel periodo di tempo.
Su questa immagine composta da 4 particolari si vede, in ogni quarto, un puntino luminoso in alto ed uno in basso. Quello in alto è Venere e quello in basso è un faro all' orizzonte.
Ora osservando la mappa e trasformando la posizione teorica di Venere da gradi primi e secondo a soli secondi, possiamo attribuire ai pixel della immagine un valore di secondi di grado. Con un semplice calcolo si può desumere l' altezza in gradi, appunto di Venere rispetto l' orizzonte. E qui si nota che la posizione di Venere non è giusta , infatti la posizione teorica dovrebbe essere più bassa.
Il valore a due date diverse è di circa 30-
Vediamo questa altra fotografia proveniente da una camera automatica a Vancouver, Canada. Si possono vedere: la Luna, Saturno, Marte, Venere ed Elnath, una stella.
Se noi sovrapponiamo la mappa stellare a questa immagine appare subito evidente che Venere è in ritardo ed anche Marte è fuori posizione.
Questa altra immagine catturata sempre da Vancouver ci mostra i due Venere, l' antico e il nuovo e per quest' ultimo, con un semplice calcolo ricavato dalle coordinate delle due stelle visibili e rapportando queste ai pixel, si può determinare la posizione che dovrebbe avere Venere. E' evidente che la posizione di Venere non è corretta, ed il fatto è confermato dalla ripresa del 17 maggio posta a fianco. In basso a destra la mappa stellare per quel giorno che conferma la verifica.
Ora vediamo una tra le tante fotografie che ho ripreso io, della sera del 20 maggio, purtroppo non ho potuto scattarne nei giorni precedenti per il perdurare del cattivo tempo, ragione per cui ho esaminato le fotografie in internet.
Si può vedere che in questa data Venere è al suo giusto posto. Non si vedono altre stelle perché questa fotografia è ripresa all' imbrunire.
Vediamo quest' altra fotografia, con sovrapposta, ma leggermente spostata verso destra per poter verificare le relative posizioni, la mappa stellare.
Qui, Marte è chiaramente fuori posto, come lo era nella precedente immagine, mentre "Venere nuovo" è al suo posto corretto. E si vede anche "Venere antico", il nuovo pianeta, che ovviamente non corrisponde ad alcun segno sulla mappa stellare.
Questo significa che "Venere nuovo" è stato spostato in modo da permettere il passaggio di fronte al sole il giorno 8 giugno in modo corretto.
Qui di seguito il passaggio ripreso da un osservatorio in Olanda e da un altro in Australia dove il sole va visto rovesciato, quindi.
E' necessario ora parlare un pò di storia astronomica. Nei Phoenix Journals, il numero 30 nel capitolo 23, viene descritto da G.C.Hatonn cosa è capitato circa 4000 anni or sono. Si parla di "Venere nuovo", che è arrivato dallo spazio profondo e durante le sue vicissitudini si è arroventato a causa della energia cinetica che aveva accumulato.
Nel sistema solare c' era già Venere, ce lo dicono tra gli altri i Sumeri, che descrivono molto bene il sistema solare. E questo prima dei 4000 anni circa di cui sopra. Ma se si presenta questo pianeta in aggiunta, per quale scopo? Questo nuovo pianeta viene collocato nell' orbita del precedente Venere. E diventa il "Venere nuovo" che vediamo oggi, il pianeta infuocato dove le sonde si distruggono prima di arrivare al suolo per la tremenda pressione ed il calore.
E l' altro veniva messo nella orbita della Terra esattamente all' opposto, e quindi, rimaneva dietro al sole, invisibile. E' rimasto là per tutti questi anni, in attesa che l' umanità si evolvesse sino al livello sufficiente per poi abitarlo, per allentare la pressione demografica sulla vecchia Terra e per popolare il sistema solare.
Ora questo pianeta, "Venere antico" è in vista, non occorre molto per vederlo, come non occorrerà molto per raggiungerlo, basta uscire dalla gravità terrestre ed attendere, il pianeta si avvicina per conto suo.
Ma come, direte voi, e la forza di gravità? Non va in collisione? Già forse è questa la ragione che ha impedito agli scienziati di parlarne, non sapevano dare la risposta a questa domanda.
La forza di gravità è composta principalmente da due componenti, una forza di attrazione esponenziale, in quanto radiale, e da una forza di repulsione "vettoriale" nel senso che è direttamente generata come una sottile asta (virtuale) che si frappone tra le masse. La gravità è l' equilibrio tra queste due forze, e se delle masse di dimensioni comparabili si avvicinano, in mancanza di altre forze in gioco, l' avvicinamento ad un certo punto cessa di avvenire perché interviene la repulsione.
Quindi possono coesistere più pianeti nella stessa orbita, e nell' universo i mondi architetturali sono proprio dislocati in questo modo.
La presenza di "Venere antico" ha tuttavia causato un piccolo effetto alla Terra, ha allungato l' orbita di qualche giorno, l' anno era infatti di 360 giorni esatti, ma dopo questo evento se ne sono aggiunti 5 e rotti, spezzando la simmetria precedente. Quindi tutti i calcoli astrologici sono errati, gli scienziati hanno preso per buoni i dati misurati, non è passato per la mente che solo poco tempo cosmico prima le cose erano ben diverse. Il famoso calendario Maya segna 360 giorni perché è stato fatto prima di questi 4000 anni, vale a dire circa 13.000 anni fa. E non sono stati i Maya a farlo, non esistevano a quei tempi, l' hanno soltanto custodito.
Un' altra immagine di "Venere antico", da una mia fotografia il 6 giugno 2004.
Un breve cenno sulla stazione Soho. Qui potete vedere la ripresa di C2 appena dopo il passaggio di Venere e la mappa stellare per quell' ora. Sono chiaramente diverse. Tuttavia va considerato l' errore di parallasse, la stazione non è sulla stessa linea che idealmente congiunge la terra al sole, ma spostata, perché i punti di Lagrange sono al di fuori di questa linea. Oltre alla necessità di non avere il sole proprio di fronte alle antenne radio.
Quindi è necessario valutare le immagini di Soho tenendo presente queste considerazioni. Tuttavia , a volte , il sospetto di alterazioni rimane.
In conclusione non possiamo più ignorare che al di fuori del nostro pianeta ed oltre alla nostra popolazione di terrestri, noi uomini, ci siano esseri con mezzi che non ci possiamo nemmeno immaginare e che sono certamente benevoli, non avrebbero avuto nessuna difficoltà a fare della Terra qualunque cosa avessero voluto.
Manovrare e manipolare un sistema planetario con la ricollocazione di pianeti non è certo qualcosa che sia alla portata della nostra tecnologia e nemmeno lo potrebbe essere per ancora molti secoli, millenni forse.
Auguriamo ai nostri amici delle stelle ed ai nostri tutori Celesti il nostro migliore auspicio di un rapido e prossimo incontro, perché siamo pronti per diventare adulti, come razza, uomini galattici.
Ben Boux.
In appendice il testo che parla di "Venere nuovo", dal Phoenix Journal N. 30, capitolo 23 .
"""""""""""
This comet explanation is to allow movement into explanation regarding Venus wherein at this time no human life runs about and plays upon her surface. Millions of years past, a huge dark star destroyed half of a planetary system many light-
At that time it was recognized by a label handed down through the oral traditions as “the destroyer”; it followed its new course and produced for itself in the course of millions of years, a stable orbit to some extent-
This happened only a few thousand of your own years ago, when this immense destroyer drew an object into its gravity and course and led it over many millions of miles toward the Earth’s solar system. This comet, now of immense size, passed very far outside the reach of Earth gravity, but the object trailing in its gravity field passed dangerously close to Earth and evoked great catastrophes.
The whole of your solar system was plunged into disorder and chaos at that time and all its planets were pushed into new orbits. This represents massive destruction, dear one-
I might add herein, that we choose the very orbs for our orbiting “anchors” of tremendously large craft placed between you and the orb. We can function in full visibility without any of you taking note to any extent at all-
These events, where Venus was held by the Earth’s solar system, happened almost four thousand or so, years ago. By the events of the time Venus was guided into a very quiet course, for which it has one of the least eccentric orbits. This is the essential effect of that ancient close passage to Earth, by which the rotation of Venus was also influenced. By the gravity of Earth, the rotation of Venus was slowed and it started rotating in the opposite direction. And in effect of the very short time of passage through Earth’s gravity, the rotation of the slowed planet was not able to increase itself, for which reason it attained an extremely long time for only one rotation, and maintains from that time the slowest rotation time in your whole solar system.
Since then, one day in your counting on Venus has a duration of approximately 117 Earth days, while the time for rotation around the 30 degree inclined axis of the poles amounts to some 243 Earth days.
By the gravity of Earth Venus was robbed in its flight those thousands of years ago of its own rotational energy, and there arose a very great heat of friction. And this frictional heat is also the cause of the physical conditions which presently reign on Venus-
When we refer to bases on a given planet, we speak of what you would call satellite bases-
The surface of Venus as measured by temperature guages measures at a depth of some 32 kilometers, is presently registered at 457 degrees Celsius in your language-
This is also the reason why all the water of this planet has turned to vapor and forms the very thick stratum of clouds. That also produces an atmosphere so dense that the pressure at an accepted sea level is some 334 times higher than of the air on your Earth. Interpreted in your scientific terms, the atmosphere of Venus is also a danger to the life of human creatures, because it consists by volume of 87% carbon dioxide, while the percentage differs in some places. There are life-
Venus has a magnetic field of very low measurement, and also what you call the “Van Allen Belt” is expressed very low, in consequence of which what you call the “solar wind” factor is not screened to any extent at all. They must be regarded as well the very high temperature, which injures the belt. But also the lack of water has its consequences in nourishing the hostility against all life-
With regard to the planet itself, it must be explained that especially in its equatorial regions it is very flat with structured relief regions far away. Concerning the temperature, day and night sides are nearly equal, while there are great differences in the strength of the wind between the lower and the higher regions. At the surface itself the wind is still, and first develops in the higher regions. At still higher regions the winds increase very much and reach velocities of some 117 meters per second. The lower level of clouds exist at about 43.17 kilometers above the surface, but this can vary because of atmospheric storms, pressures etc. This is especially likely over those regions where the winds are pressed downwards and reach the surface and blow against the mountain, which themselves reach heights of 2.3 kilometers on average.
The climate and structural weather are on the whole very constant on Venus, but nevertheless show certain differences. Thus it is that human life on that planet is up to now still impossible if not accorded technical means for survival in great protection.
In this sense then, mentioned by deceivers, no life, in fact, exists on Venus as projected by would-
Our protective gear is most sophisticated indeed and, furthermore, we do most of our exploration from aboard ship. Great protective measures must be taken to preserve the life-
These are, therefore, the basic explanations which I have to offer in respect to the ability of human or similar to human life-
""""""""""