Ben Boux. La questione medicinali ed i “quanti” - La nuova umanità

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Ben Boux. La questione medicinali ed i “quanti”

Ben Boux

Ben Boux. La questione medicinali ed i "quanti"

Presentazione 8 dicembre 2022,  www.lanuovaumanita.net


Nel capitolo che segue intendo portare l'attenzione sul fatto che la medicina odierna è stata trasformata in una enorme azienda, ed inizio con questo articolo che presenta la storia nella nascita della moderna industria medicale. Più sotto metto in evidenza come gli sforzi dei ricercatori, che hanno comunque cercato di ottenere, in molti casi, delle cure, si sono visti raggiungere dei risultati inferiori alle aspettative, inferiori ai rimedi olistici.

Questo saggio si prefigge di dare informazioni "tecniche"
desunte da un attento esame delle scoperte e conoscenza della chimica, biologia e della scienza delle medicine di sintesi. Non è nostra intenzione fare critiche, ma semplicemente riportare dati raccolti su internet che sono di libero accesso e disponibili a tutti. Con l'obiettivo di far riflettere il lettore perché si renda conto della situazione reale.

Più sotto riportiamo un articolo di un ricercatore medico e giornalista scrittore il Dr. David Stewart, che, partendo da esperienze tipicamente mediche, raggiunge i nostri medesimi risultati, nel senso di rilevare come la moderna medicina industriale abbia del tutto spostato i propri obiettivi, e ragion d'essere, dal primitivo principio della priorità del benessere del paziente e della cura della malattia.


Premessa. ( Questi dati vi fanno venire in mente qualcosa di recente? Ne parleremo...)


(Scarico di responsabilità. Le informazione citate derivano da materiale presente in internet e disponibile a chiunque.)


https://operationdisclosure1.blogspot.com/2019/03/the-rockefellers-created-big-pharma-and.html
 

"John Rockefeller ha creato Big Pharma e ha distrutto la medicina alternativa.

29 marzo 2018 Fonte: Med Daily


(OpDis Editor Nota: la capacità del corpo di guarire se stessa, ed i metodi per curare le malattie naturalmente, è stata nascosta alla vista del pubblico ed è stata sostituita con quella di farmaci sintetici che non curano nulla, alleviano il disagio solo temporaneamente e fanno più male che bene a lungo termine.)


La medicina occidentale ha alcuni vantaggi ed è eccellente in caso di emergenza. Ma è tempo che le persone realizzino che la medicina convenzionale (medicina occidentale o allopatia) si concentra su farmaci, radiazioni, chirurgia, ed è la creazione dei guadagni di John Rockefeller e Big Pharma è stato creato da lui.


Se oggi parlerete delle proprietà curative delle piante o di altre pratiche olistiche, molte persone vi considereranno una persona strana. Come per qualsiasi altra cosa, la politica ed il denaro sono stati usati per scuotere la mente della gente ed a incoraggiarla ad abbracciare ciò che è male per loro. Tutto iniziò con John D. Rockefeller (1839-1937) un magnate del petrolio, il primo miliardario negli Stati Uniti ed un monopolista naturale.


Rapporti d'affari mondiali sulla creazione di Big Pharma: Allo stesso tempo, intorno al 1900, gli scienziati hanno scoperto i "prodotti petrolchimici". Questo ha dato la possibilità di creare tutti i tipi di prodotti chimici dal petrolio. Ad esempio, la prima plastica, chiamata bachelite, è stata derivata dal petrolio nel 1907. Gli scienziati hanno scoperto diverse vitamine e hanno scoperto che molte sostanze potrebbero essere fabbricate con i derivati del petrolio.


È stata una grande opportunità per Rockefeller che ha visto la possibilità di monopolizzare le industrie petrolifere, chimiche e mediche allo stesso tempo! In questo modo fu creata la Big Pharma ... La cosa migliore dei prodotti petrolchimici era che tutto poteva essere brevettato e venduto con grandi profitti. Ma c'era un problema con il piano di Rockefeller per l'industria medica: le medicine naturali /a base di erbe erano molto popolari negli Stati Uniti in quel momento. Quasi la metà dei medici e delle scuole mediche negli Stati Uniti sono state praticate con la medicina olistica, usando la conoscenza dell'Europa e dei nativi americani.


Rockefeller, il monopolista, ha dovuto trovare un modo per sbarazzarsi della sua più grande concorrente. Quindi ha utilizzato la classica strategia "soluzione-problema-soluzione". Cioè, crea un problema e spaventa le persone, quindi offri una soluzione (pre-programmata).


Big Pharma chiude le scuole e gli ospedali di medicina alternativa.


Andò a vedere il suo amico Andrew Carnegie, un altro plutocrate che si fece i suoi soldi monopolizzando l'industria siderurgica, e progettò un piano. Dalla prestigiosa Carnegie Foundation, mandarono un uomo di nome Abraham Flexner a viaggiare per il paese. Questi riferì sullo stato delle scuole mediche e degli ospedali del paese. Ciò ha portato al rapporto Flexner, che ha dato origine alla medicina moderna controllata da Big Pharma come la conosciamo.


Inutile dire che la relazione parlava della necessità di riorganizzare e centralizzare le nostre istituzioni mediche. Secondo questo rapporto, più della metà di tutte le scuole di medicina sono state presto chiuse da Big Pharma. L'omeopatia e le medicine naturali sono state ridicolizzate e demonizzate. Dei dottori furono persino imprigionati. Per aiutare la transizione e cambiare le menti di altri medici e scienziati, Rockefeller ha donato più di $ 100 milioni a università e ospedali. Ha fondato un gruppo di facciata filantropico chiamato General Education Board (GEB). Questo è il classico approccio carota e bastone. In un tempo molto breve, le facoltà della medicina sono state razionalizzate ed omogeneizzate. Tutti gli studenti stavano imparando la stessa cosa e la medicina riguardava solo l'uso di medicinali brevettati.


Gli scienziati, d'altra parte, hanno ricevuto enormi sussidi per studiare come le piante curano le malattie. Il loro obiettivo era identificare le sostanze chimiche nella pianta e ricreare in laboratorio una sostanza chimica simile il più possibile, che potesse essere brevettata. Una pillola per ogni paziente divenne il mantra della medicina moderna e Big Pharma guadagnò enormi profitti. E pensavate che i fratelli Koch fossero cattivi? Poi, 100 anni dopo, stiamo producendo medici che non sanno nulla dei benefici della nutrizione o delle erbe o delle pratiche olistiche. Abbiamo un'intera società subordinata alle aziende per il loro benessere.


Big Pharma Oggi.


Gli Stati Uniti spendono il 15% del proprio PIL per le cure mediche, che dovrebbe essere chiamato "assistenza ai pazienti". Big Pharma si preoccupa solo dei suoi profitti e non si concentra sulla guarigione, ma solo sui sintomi. Questo ha creato clienti abituali. Non esiste una cura per il cancro, il diabete, l'autismo, l'asma o anche l'influenza. Perché dovrebbero esserci rimedi reali? È un sistema fondato da oligarchi e plutocrati, non dai medici.



Le tecniche di cura.


La moderna medicina curativa mediante i farmaci industriali si è sviluppata solo negli ultimi decenni, procedendo di pari grado con l'evoluzione delle tecniche di sintesi chimica offerta dall'industria, appunto, chimica. Nel passato i rimedi erano esclusivamente naturali, non esisteva la chimica, e solo in alcuni luoghi esistevano anche gli alchimisti che con i loro elisir tentavano di ottenere dei rimedi specifici, però spesso fallendo.

Chi praticava la medicina curativa riceveva l'addestramento da persone con esperienza e non sempre la loro capacità era all'altezza del compito. Erano molto più competenti, e lo sono tuttora, in altre zone del pianeta, rispetto al mondo occidentale. Mentre da noi, il così detto cuore della civiltà, non sempre le tecniche di cura frutto di tradizioni erano accettate, erano infatti spesso osteggiate per motivi religiosi.

Il nascere dell'industria, che ha fornito nuovi modi di manipolare la materia, ha portato al culmine finale l'ostilità verso le cure tradizionali basate su rimedi naturali, che sono poi diventati alternativi, con chiara connotazione negativa. La nascente industria farmaceutica doveva soppiantare i rimedi naturali con i propri nuovi prodotti, fabbricabili in gran quantità ed a costi minimi, con il chiaro intento di crescere come investimento finanziario, e di allargare il più possibile la vendita ed il consumo dei nuovi farmaci.

Non è vero che l'industria farmaceutica osteggi i rimedi naturali, ne osteggia la diffusione, perché ridurrebbe i profitti. In realtà sin dai primordi il massimo sforzo dei chimici farmaceutici è di creare per sintesi le stesse molecole che la natura crea nelle erbe, nei funghi, nelle muffe, nei licheni, nelle alghe, negli alberi, negli insetti, nei molluschi, negli animali, ecc. Senza quindi dover allevare, o cercare, queste molecole nei naturali produttori. Si pensi, ad esempio, alla penicillina, il primo degli antibatterici, era una muffa. Oggi ci sono decine di derivati. Ma come possono essere tutti efficaci?

Infatti oggi l'industria farmaceutica sta "cavalcando la tigre"
, se non continua ad allargare le vendite non può progredire ed oggi non cerca più soltanto di copiare il lavoro della natura, si creano nuove sostanze, derivate da altre già fabbricate prima, con la speranza di ottenere qualche risultato contro qualche tipo di malessere, con costose e spesso artefatte sperimentazioni e con la ferma intenzione di occuparsi soltanto di malesseri di vasta diffusione. Purtroppo non solo questo, l'obiettivo odierno è di sfornare rimedi che combattono sopratutto i sintomi, così che il malato non guarisca realmente e continui ad alimentare le macchine delle produzioni in serie di ritrovati chimici e non biologici.

C'è materia di infinite discussioni su questi temi, ma qui ci occupiamo della questione fondamentale:

Perché i rimedi sintetizzati dall'industria farmaceutica non sono efficaci come quelli naturali che vogliono imitare e sostituire e perché hanno effetti collaterali, così dannosi ed incontrollabili? Per dare una risposta è necessario fare una premessa e rivedere le nozioni comunemente ancora oggi accettate di come sia la materia e di come interagiscono gli elementi per dare luogo ai composti chimici



La trasmutazione degli elementi.


La tradizione storica dell'alchimia asserisce che sia possibile trasmutare un elemento in un altro. Le conoscenze tramandate nell'antichità non erano in grado di discernere tra una reale trasmutazione o una semplice reazione chimica, e le tradizioni erano derivate da antichi testi scritti chissà quando e da chi (Questi antichi testi descrivevano davvero una scienza non ancora scoperta oggi, ma sono stati perduti e le trascrizioni successive non erano conformi al sapere originale). Solo quando è nata quella scienza che oggi si chiama chimica si è potuto riconoscere ciò che realmente avviene tra le sostanze, ma solo fino ad un certo punto.

Alla nascita della scienza del piccolo, la fisica nucleare, uno degli obiettivi è stato proprio quello di ottenere la trasmutazione degli elementi, non soltanto la ricombinazione dei composti tra elementi. Nel 1919 Rutherford, usando, con felice intuizione, le particelle (in realtà radiazioni) come "proiettili", realizzò per la prima volta nella storia della scienza il sogno degli alchimisti (la cosiddetta transmutatio materiae
), trasformando il nucleo di un atomo di azoto nel nucleo di un atomo di ossigeno. Non si trattava infatti di una comune reazione chimica, ma di una vera e propria trasmutazione nucleare, cioè trasmutazione di un nucleo in un altro. Lo scienziato aveva così, trasformando la materia, realizzato un vecchio sogno dell'umanità intera.

Tuttavia si trattava solo di un esperimento, realizzato con complesse apparecchiature, quelle stesse che nello stato dell'arte attuale sono gli acceleratori di particelle, immense costruzioni che usano immense quantità di energia.


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La trasmutazione che si ottiene, oltre ad altri obiettivi, non fornisce delle quantità significative di reazioni, ma per lo più indicazioni che le trasmutazioni sono una realtà.

Recentemente un ricercatore ungherese dilettante, per così dire, ha fatto uno straordinario esperimento, particolare per l'esito e, sopratutto, per la semplicità. Ha preso una normale lampada fluorescente e l'ha inserita nel condotto del magnetron di un normale forno a microonde. Accendendo la lampada, che forma un plasma del gas che ne è all'interno, e irrorandola con le microonde del magnetron, ha visto che ad un certo livello di irrorazione la temperatura della lampada saliva fino a fondere il vetro.

Cioè avveniva un apporto di energia, proveniente da qualche parte. Ma, molto più importante si formavano all'interno della lampada degli elementi che prima non esistevano, ed in quantità significativa, come il deposito di zolfo sulla parete di vetro nettamente visibile come una macchia gialla.


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Di certo una trasmutazione, prima non c'era nella lampada tale elemento. E, non solo, questa trasmutazione avviene nello stesso modo ipotizzato dai fisici nucleari, ma in modo estremamente più semplice ed economico, tuttavia non per le ragioni da loro ipotizzate.

Un altro esperimento, e questo è davvero alla portata di tutti, usando sempre lampade, ma questa volta ad incandescenza con il filamento di tungsteno. Quando si usano nelle condizioni normali si ottiene calore al 90%, luce al 10% e una progressiva migrazione del metallo del filamento verso le pareti, sublimazione del tungsteno. Ma se si applica ai capi del filamento una forte scarica elettrica, il tungsteno svanisce e si trasmuta in neon, il gas inerte, che prima non c'era nel bulbo.

La cosa più sorprendente sulla trasmutazione è tuttavia cosa succede alle galline. Non solo, anche agli altri uccelli, ad altri animali e persino all'uomo in certe particolari circostanze. Gli esseri viventi sono in grado di trasmutare gli elementi.
Sono stati fatti vari esperimenti in molte rigorose condizioni, con le galline. Se alla gallina viene dato del mangime che non contiene l'elemento calcio le uova non hanno più il guscio, perché si esaurisce la quantità di calcio disponibile. Ma dopo poco la gallina ricomincia a produrre uova con il guscio. E' stato appurato, facendo pesature accurate degli elementi in gioco, che il potassio viene trasmutato in calcio. Cioè la gallina, l'essere vivente, ottiene la trasmutazione senza nessuna attrezzatura, se non le cellule preposte alla fabbricazione del guscio, che ad un certo punto fabbricano da sé il calcio necessario. La trasmutazione, è stato accertato che avviene anche per altre combinazioni, quando le condizioni esterne ne provocano la necessità.

I fisici nucleari non hanno da dare spiegazioni, l'evidenza ci dice tuttavia che la cellula vivente, di sicuro attraverso il suo Dna, non è solo un laboratorio chimico è anche un laboratorio che possiamo oggi definire come quantistico, poiché le reazioni che è in grado di eseguire sono a livello sub atomico
.


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Ora diamo un'occhiata alla nuova concezione dell'atomo. I Phoenix Journals, nella serie Pleiadean Connection, ci offrono la spiegazione di come siano realmente composti gli atomi della materia. Non ci sono particelle, l'atomo è pura energia contenuta in una zona di spazio che la contiene. In realtà le particelle ci sono, ma sono infinitamente più piccole e sono dotate di proprietà esprimibili in dodici tipi, nettamente separate, o indipendenti vettori (inteso come grandezze) diversi. Uno di tali parametri è l'energia. Ogni atomo ha al proprio interno una quantità, possiamo dire, di "quanti" che sono dotati, nel vettore "energia", dell'energia applicata durante la sua creazione. Il vuoto, composto anch'esso di "quanti" ad energia nulla, ma che possiede, come vettori che nel grande sono le tre dimensioni, dei valori che, quindi, fanno assumere alla zona la struttura tridimensionale, ovvero cubica.

La zona interna è bloccata dal contenimento e tentando di espandersi va incontro alle pareti e di conseguenza forma un vortice. La velocità è per questo universo quella della luce, in quanto ogni cosa che transita nel vuoto, fatto di "quanti", di questo aspetto del Creato, il nostro universo, sia i "quanti" energizzati e sia le onde elettriche, i flussi elettrici o magnetici, la luce appunto che è un'onda elettrica, il calore, ecc. può essere trasportata, come onda, mediante quei "quanti" che sono caratterizzati per il vettore "velocità" del valore che è relativo alla struttura del nostro universo.

Altre strutture hanno velocità diverse ed è questo parametro che le differenzia, ovvero la velocità della luce non è un assoluto, ma è intrinseca al tipo di realtà dell'universo considerato. Modificando questo valore si ottiene una velocità diversa, ma anche la traslazione in quella specifica realtà alternativa, e vice versa.

Ora, il turbine di energia che è contenuto nell'atomo determina delle differenti azioni sulle zone di confinamento, proprio a causa della struttura tridimensionale del vuoto. A seconda del rapporto fisico tra l'interno e l'esterno e della dissimmetria risultante del vortice interno, si vengono a delineare le proprietà di ciascun atomo, come valenze chimiche, valori di permeabilità elettriche, cariche residue dislocate in modo simmetrico, che generano i cristalli o altre disposizioni che danno luogo a tutte le diverse proprietà degli elementi.

Si tratta soltanto ed unicamente di quantità di energia, il cui valore in rapporto al vuoto stabilisce tutte le proprietà dell'atomo.


Quindi, in sostanza, tutti gli atomi sono la stessa cosa, e non solo, sono la stessa cosa quello che la scienza chiama particelle o raggi vari, tipo radioattività, perché secondo la classificazione ancora in uso oggi sono di, così detto, peso atomico inferiore all'idrogeno.

L'energia all'interno dell'atomo non è eterna, il proprio vortice ne consuma una parte e col tempo diminuisce. Riducendosi vengono a cambiare i rapporti con la zona di confinamento e, quindi l'atomo, ad un certo punto, cambia la propria natura, trasmuta verso una configurazione stabile dotata di minore energia, in pratica verso un altro elemento. Questo avviene naturalmente, il decadimento avviene per tutti gli elementi, in quelli di grande peso, ovvero valore energetico, come l'uranio per esempio, la membrana di contenimento è maggiormente sollecitata e quindi permette, a seconda del rapporto instaurato con il nucleo interno, una liberazione di energia che si manifesta semplicemente come la fuoriuscita di un elemento di energia molto minore, ciò che la scienza chiama radioattività.

Gli isotopi sono semplicemente passaggi intermedi tra un elemento e l'altro che si formano durante il normale procedimento di decadimento, e possono essere più o meno stabili a seconda di quale equilibrio vengono a formare nelle particolari condizioni di variazione dell'energia interna. Possono conservare alcune delle caratteristiche degli elementi vicini, ne possono cambiare altre o formarne delle nuove. Gli atomi non sono soltanto soggetti al normale decadimento, possono anche essere influenzati da manipolazioni esterne, cioè un apporto energetico li fa trasmutare in un elemento di maggiore energia, un prelevo di parte di energia li può far variare verso una configurazione con diverse proprietà, come detto sopra.

Gli esempi di trasmutazioni accertate, e ce ne sarebbero molti altri, che la scienza nucleare non spiega, possono essere facilmente compresi dopo la premessa che abbiamo esposto più sopra su come sia realmente la struttura dell'atomo. Si vede subito che il modello di Bohr / Rutherford, ancora oggi alla base di ogni studio e ricerca, non è in grado in nessun modo di spiegare il verificarsi delle trasformazioni suddette. Tale modello può soltanto, non spiegare, ma dare un'idea di cosa avviene durante le reazioni chimiche.

Le reazioni chimiche avvengono mediante le valenze degli elementi che, se messi in contatto (megli,o in prossimità) sia tra loro stessi che con elementi diversi, instaurano dei legami che, secondo la scienza tradizionale, sono dovuti alle cariche intrinseche di ciascun elemento per la mancanza o l'eccesso di particelle interne. Ma questo non è vero perché le reazioni chimiche determinano quasi sempre anche uno scambio energetico, quindi non ci sono in gioco valori precisi di equivalenza, ma sempre avviene un aggiustamento con richiesta oppure fornitura di energia.

Come nella classica combustione del fuoco, da dove proviene l'energia termica? Se non dagli elementi che concorrono alla reazione di ossidazione? E' energia che si libera dallo scambio energetico di valori non perfettamente equivalenti, quindi l'eccesso viene liberato sotto forma di calore. Anche, per esempio, le reazioni di ossidazione e riduzione dell'idrogeno producono energia, l'ossidazione, o ne richiedono, la riduzione, ovvero la scomposizione dell'acqua nei suoi elementi.

Quindi, di conseguenza, le normali reazioni chimiche producono anche una lieve trasmutazione degli elementi in quanto perché avvengano ci devono essere degli aggiustamenti energetici, che altro non sono che modifiche della quantità di energia interna. Si comprende pertanto che la scienza antica a cui si ispiravano gli alchimisti aveva scoperto come affinare l'ambiente in cui provocare determinate reazioni chimiche in modo tale da influenzare la trasmutazione stessa degli elementi in modo controllato.

D'ora in poi sarà necessario chiamare le reazioni chimiche col nome di REAZIONI QUANTISTICHE, e le tradizionali reazioni chimiche sono solo un caso particolare di rozze e senza controllo reazioni tra elementi che producono risultati diversi a seconda dei gradienti di energia a disposizione.



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Un esempio è la presenza di un catalizzatore per ottenere alcune reazioni chimiche. Nella figura è schematizzato un sistema catalizzatore per auto. Da notare che dopo circa 100.000 km l'effetto si esaurisce. Alcuni elementi, come il nikel, sono essenziali affinché avvengano certe reazioni, certi composti. La scienza ha determinato che sì, effettivamente, avvengono scambi energetici con il catalizzatore. Perché, però, il catalizzatore si esaurisce, si avvelena, dopo un po' di tempo? L'unica risposta è che la sua capacità di fornire un aiuto energetico alla reazione in corso viene a mancare, perché è venuta a modificarsi la struttura interna dell'atomo del catalizzatore stesso, eliminando la propria capacità di apportare energia. L'elemento è trasmutato verso una forma che non possiede più tale caratteristica.

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L'ossigeno presente nell'atmosfera è prodotto per buona misura dalla clorofilla presente nelle piante e dalle diatomee che sono diffuse negli oceani ed in ogni altro corso d'acqua. Tale ossigeno è prodotto mediante reazioni di riduzione, ossia viene scomposto da altre molecole complesse che si sono generate dalle trasformazioni dei prodotti di combustione dell'ossigeno stesso. Le semplici reazioni che riguardano l'acqua ci evidenziano che per slegare l'ossigeno dai residui della combustione, o ossidazione, occorre aggiungere energia. Dove? Nell'ossigeno stesso, nell'elemento, e ciò non può ovviamente essere ottenuto aggiungendo una particella come direbbe uno scienziato ancorato alle vecchie teorie.

L'ossigeno viene arricchito energeticamente e così potrà nuovamente agire in reazioni di ossidazione o combustione. Sono le cellule viventi ad operare questo arricchimento, quelle vegetali che contengono clorofilla o le microscopiche animali, le varie specie di diatomee. Non c'è altra conclusione da trarre se non che le cellule viventi sono in grado di trasmutare l'ossigeno dalla forma meno energetica a quella più energetica. Rimanendo sempre ossigeno, le variazioni sono lievi, per ora non misurabili facilmente, ma non ci sono altre spiegazioni possibili.

Le cellule viventi traggono il loro nutrimento dalle sostanze che sono lì presenti. E' forse meglio dire dalle energie che hanno intorno, abbiamo visto che gli atomi sono energia, e molte cellule prosperano, come quelle vegetali che contengono la clorofilla, in presenza di luce, che è radiazione elettrica o elettromagnetica. Il nucleo è in grado, usando questi "mattoni"
, di costruire le molecole che servono sia al proprio sviluppo che alla propria riproduzione. La struttura delle molecole presenti nei dintorni è diversissima da quelle che verranno prodotte, ogni nuova molecola deve essere sintetizzata, ma a differenza dei reattori chimici che la chimica usa oggi, la sintesi è così selettiva da manipolare i contenuti energetici degli atomi in reazione per ottenere l'esatta corrispondenza con il risultato desiderato.

A volte questa operazione fornisce anche calore all'esterno, come ad esempio la fermentazione, ma normalmente la cellula economizza il processo, salvo che il calore prodotto sia necessario, come per gli animali a sangue caldo. Il DNA è, ovviamente, anch'esso duplicato, e deve essere identico, quindi l'ossigeno, l'idrogeno e l'azoto devono essere quelli che si legano nel corretto modo per dare luogo all'insieme di molecole esattamente uguali all'originale, quindi gli scambi energetici che danno luogo a quella ben precisa geometria della molecola dovono essere esatti.

La forma della molecola finale.

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Si è appurato che nello stato attuale sono due spirali incrociate, la forma è originata dalle mutue posizioni che assumono gli atomi, e questo avviene perché gli atomi stessi si legano dove ci sono le cariche elettriche, che una volta chiamavamo valenze, sulla superficie della zona di confinamento dell'energia interna. Tali cariche devono avere un preciso valore, determinato dalla esatta quantità di energia interna, per poter dare luogo alla precisa struttura, come è necessario.

Il materiale di partenza, contenuto nei dintorni, potrebbe essere leggermente alterato, come l'ossigeno presente non in forma libera, e quindi la cellula, il laboratorio quantistico, opera le redistribuzioni delle energie nel modo appropriato. Nell'esempio riportato poc'anzi la gallina non solo provvede a duplicare la cellula che poi ingrandendosi diventa l'uovo, ma provvede anche a sintetizzare l'elemento calcio dall'elemento potassio per formare il guscio, quando nel materiale a disposizione dovesse mancare. Questa è senza possibilità di dubbio una reazione quantistica, una manipolazione dell'energia contenuta all'interno dell'atomo, una trasmutazione.

Date queste premesse, possiamo perciò vedere la grande differenza che esiste tra un composto "naturale" ed uno artificiale. Le analisi, chimica, spettrografica, ecc, dicono che sono identici. Per i prodotti il cui uso non coinvolge organismi viventi questo può anche bastare. Ma per l'impiego che coinvolge degli organismi viventi è necessario nutrire delle profonde riserve. Senza stare ad indagare quali che siano le ragioni di quanto segue, molti organismi viventi producono sostanze che non sono direttamente necessarie alla propria vita, e le accantonano per renderle disponibili ad un uso preordinato. Gli esempi sono tantissimi, alcuni frutti creano l'acido malico e l'acido ascorbico. Quest'ultimo è la cura per la malattia dello scorbuto, ed è poi stato sintetizzato come vitamina C. Oppure l'acido acetilsalicilico, la comune aspirina, che è una copia degli estratti dell'albero del salice, ben conosciuti sin dagli albori dell'umanità.


Tanto per fare qualche esempio. I ritrovati che imitano i rimedi naturali sono tantissimi. Tuttavia i medicinali di sintesi hanno dei difetti, hanno le controindicazioni, che variano sensibilmente da un soggetto che li utilizza ad un altro. Poi cambiano a seconda del modo di fabbricazione, anche a seconda dei laboratori, ecc. Tutti sanno come possano essere pericolosi questi effetti collaterali, come le insidiose allergie possano determinare gravi danni all'organismo, e quant'altro.

Eppure la composizione chimica è esatta, ed è esattamente uguale al principio chimico della molecola presa a modello. Uguale se ci si limita alle valutazioni che siamo soltanto in grado di fare oggi. Il fatto che questa grande varietà di prodotti, di principi curativi, sia offerta dalla natura deve avere un significato. Se esistono questi rimedi è perché c'è stata una precisa volontà organizzativa al riguardo. Ed è evidente che il fatto stesso che esistano dimostra che la loro essenza è la migliore possibile per l'uso con gli organismi viventi, perché altrimenti la natura dovrebbe creare queste sostanze non necessarie al metabolismo delle cellule che le creano?

Allora ne discende che queste molecole sono sintetizzate nel modo che si adattino perfettamente nello scambio energetico con le cellule presso le quali sono messe a coadiuvare le normali strategie atte ad eliminare gli attacchi degli agenti patogeni. I medicinali questo devono fare, aiutare l'organismo a preparare le naturali difese contro gli attacchi esterni, Non devono soffocare le risorse spontanee dell'organismo e nemmeno modificare il comportamento degli organi preposti al controllo per ottenere un fugace e temporaneo sollievo, o la riduzione dei sintomi, che sono il segnale di allarme.

Qualche semplice nozione di chimica. La branca delle reazioni chimiche che coinvolgono l'ossigeno, l'idrogeno, il carbonio e l'azoto, e saltuariamente qualche altro elemento in piccola misura, viene chiamata chimica organica perché tali composti sono la base dei procedimenti che avvengono negli esseri viventi. Quando i suddetti elementi si trovano a reagire tra loro si legano in vari, anzi molti modi, a seconda di cosa li spinge a legarsi e di come è organizzato l'ambiente attorno. La chimica attribuisce i legami che si vengono a formare alle valenze, di vario tipo, e le condizioni in cui le reazioni avvengono possono richiedere calore, luce, catalizzatori, pressione, ecc.

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Alcuni composti assumono disposizioni degli elementi, che le costituiscono, diverse, infatti molti composti sono "chirali", che vuol dire che assumono una forma speculare, come sono le mani destra e sinistra. Nella maggioranza dei casi le proprietà non cambiano, ma da una parte non si è in grado di ribaltare un tipo nell'altro, dall'altra nelle successive combinazioni con altri composti, invece, le proprietà cambiano moltissimo, come se con la mano destra stringiamo un'altra destra o una sinistra, ci accorgiamo subito della differenza. Vediamo un paio di esempi, i glucidi, e la metanfetamina. Di questa possiamo parlare perché la sua preparazione avviene in molti modi e pur essendo una droga dannosa, tutti i procedimenti di sintesi sono diffusi e ben noti.

Il glucosio è il termine generico che racchiude un gran numero di composti, da molecole semplici a gruppi di molecole ricombinate, tra cui il comune zucchero. Le strutture dello zucchero sono molto diverse nella loro funzionalità pur avendo la stessa composizione chimica, derivano infatti da associazioni chirali tali che, ad esempio, una forma è digeribile, mentre l'altra, la simmetrica non lo è. La metanfetamina anch'essa durante il passaggio delle varie combinazioni può incontrare dei costituenti chirali e quindi il prodotto finale cambia di comportamento, mentre un tipo è la potente droga, cioè la d-metanfetamina, l'altro è un farmaco usato contro il raffreddore, la l-metanfetamina ovvero desossiefredina.

Sin qui la chimica attuale. Come si vede i composti avvengono senza controllo, per ottenere una versione racemica bisogna partire da quella base chirale ben definita, non c'è modo di correggere la disposizione degli atomi.

Da molto tempo si pratica uno sfruttamento, per il bene della scienza, di una specie animale antichissima mettendone a rischio anche la sopravvivenza, cioè vengono usati gli individui della specie Limulus polyphemus, o limulo, che vive nel mare della zona atlantica dell'America del nord. Il sangue di questo animale viene estratto dai singoli individui, che poi vengono rimessi nel mare dopo l'asportazione. Tale sangue è azzurrino ed ha la proprietà di reagire ai lipopolisaccaridi dei batteri gram-negativi tramite un fattore di coagulazione formando un gel intorno ad essi. Con una sensibilità altissima, e questo sangue viene usato per il LAL-Test, dalle industrie farmaceutiche, e da altri come le strutture ospedaliere, per garantire la sterilità dei prodotti che fabbricano o usano. Bene, l'industria chimica non è riuscita a copiare gli amebociti contenuti in quel sangue ed il costo, ovviamente, del prodotto naturale è elevatissimo data le scarsità della popolazione dei limuli che acquistano la loro proprietà solo se vivono liberamente in quelle particolari acque.

Più sopra abbiano visto che ora non si deve più parlare di valenze, ma di scambi energetici. La vera natura dell'atomo ci permette di chiarire il fatto che le zone della "parete"
dell'atomo risentono dell'equilibrio tra il vortice interno e la zona di contenimento, ovvero tra la quantità di energia e la non uniformità di questa influenza verso le pareti, a causa della differenza geometrica tra il vortice ed il contenimento. E' quindi evidente che minime variazioni dell'energia producano una distribuzione diversa delle zone di attrazione-repulsione esterna, ciò che la chimica chiama valenze, sia nel valore che nella posizione.

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E questo è il motivo per il quale le reazioni di sintesi, che non vengono controllate fino a quel livello, ovvero la chimica, non sono in grado di alterare non la composizione, ma la posizione ed il valore stessi delle cariche di attrazione-repulsione per ottenere le geometrie necessarie al composto.

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Ad ogni aggiunta di nuove molecole, per costruire il prodotto finale, ogni nuovo apporto deve inserirsi nel giusto posto, come in un "puzzle" perché altrimenti il prodotto finale sarà solo una rozza imitazione, oppure non sarà nulla di utile. E' necessario operare a livello sub atomico, manipolare i "quanti"
, ma per ora la scienza non ha ancora raggiunto tali conoscenze.

(Scarico di responsabilità. Le argomentazioni presentate in seguito sono il collegamento tra i punti per disegnare un quadro generale ed i punti sono informazioni tratte da internet, libere ed accessibili a tutti. Non è nostra volontà muovere critiche o travisare gli studi e gli sforzi dei ricercatori che si occupano di tali questioni. Le informazioni riportate non sono consigli medici e potrebbero non essere accurate. I contenuti hanno solo fine illustrativo e non sostituiscono il parere medico.)


Le molecole di sintesi non sono identiche a quelle naturali, lo sembrano soltanto, i processi chimici non scendono in profondità a strutturare gli atomi nell'esatta modalità che combaci con il lavoro espletato dalle cellule preposte dall'organismo stesso a contrastare l'invasione di patogeni come batteri, veleni o anomalie causate da radiazioni, come ustioni, ecc. Perché quando tali cellule curative sono insufficienti per il compito, l'aiuto deve arrivare da attrezzi compatibili, di atomi dello stesso esatto tipo, di scambi energetici con lo stesso preciso orientamento, se no, diventano, invece che aiuti, degli ostacoli con risultati a volte peggiori del male stesso. O nel migliore dei casi con un aiuto nullo.

Il cervello è protetto da una barriera. La barriera emato-encefalica (BEE) è una unità anatomico-funzionale realizzata dalle particolari caratteristiche delle cellule endoteliali che compongono i vasi del sistema nervoso centrale e ha principalmente una funzione di protezione del tessuto cerebrale dagli elementi nocivi presenti nel sangue, pur tuttavia permettendo il passaggio di sostanze necessarie alle funzioni metaboliche. Alcuni batteri penetrano in profondità nel tessuto cerebrale per evitare di essere uccisi da farmaci che non possono attraversare la barriera emato-encefalica.

Tra i vari batteri che insidiano la salute degli organismi viventi, i maggiormente insidiosi sono una trentina di varietà della Borrelia, e l'ordine delle Spirochete, molto simili. I primi sono responsabili di varie malattie, alcune ancora da definire con chiarezza, mentre i secondi sono ormai noti da tempo e sono responsabili della sifilide. (Vedere l'Allegato AIDS più sotto).

Il genere batterico Borrelia è costituito da microrganismi gram negativi a forma spirillare, che possono infettare esseri umani e animali (cervo, ratti, roditori, uccelli, che costituiscono i "serbatoi"
) causando malattie infettive note come borreliosi, che in genere vengono trasmesse dagli animali agli umani tramite insetti vettori, che più spesso sono zecche oppure pidocchi. La neuroborreliosi consiste nell'infezione acuta oppure cronica del sistema nervoso centrale da parte di spirochete del genere Borrelia, con possibile meningite, encefalite, vasculite e sintomi a lungo termine simili a quelli della sifilide o di alcune malattie autoimmuni come il LES e la sclerosi multipla. Si è recentemente scoperto che nel cervello di malati di Alzheimer deceduti era presente il germe Borrelia che era penetrato nonostante le difese. Tale batterio è  nascosto in profondità ed è difficile determinarne la presenza, specie nel cervello, e si vede oggi che anche molte altre malattie oggi incurabili ne sono la conseguenza.

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Ora, il problema è che questa classe di batteri non viene aggredita dai normali antibiotici, ed ancora più drammatica è la situazione che i farmaci vengono bloccati dalla membrana protettiva. Perché ne vengono bloccati? Perché la barriera emato-encefalica riconosce come struttura molecolare simile i batteri, ma come estranei i farmaci. E come potrebbe essere possibile? Perché le geometrie dei costituenti dei batteri sono le stesse delle molecole della barriera, che lascia passare le sostanze nutrienti, mentre le strutture dei farmaci, pur avendo composti tipici della chimica organica, non hanno gli stessi valori di energia negli atomi che li costituiscono. Occorre quindi operare a livello sub atomico. Nei "quanti"
, come si è detto già prima.

La scienza farmacologica cerca di ottenere il passaggio dei farmaci attraverso questa membrana con vari metodi, con una maggiore quantità di liquidi, oppure più facilmente, a mezzo di un vettore di trasporto. Ad esempio glucosio. Agganciando in qualche modo la molecola del farmaco alla molecola del glucosio la risultante riesce a passare, entro certi limiti. attraverso la membrana.  Possono essere usati altri vettori, ma vanno constatati un paio di fatti: il glucosio è una sostanza ottenuta con processi che hanno come origine sostanze naturali, come si diceva poc'anzi. La seconda cosa è che anche i batteri sono in grado di trasportare all'interno della membrana molecole estranee a cui si sono legati in qualche modo, come certi virus.

E come atomi di metalli tipo mercurio, alluminio, arsenico, cadmio, ecc. quando questi atomi metallici arrivano nel tessuto cerebrale, vagano seguendo i flussi delle sostanze nutritive e quando incontrano i neuroni li contaminano impedendo il normale funzionamento, come se creassero dei corto circuiti elettrici nel flusso delle micro correnti in gioco, provocando l'aumento di glutammato come reazione. Questa è una semplificazione, di sicuro le moderne ricerche potranno chiarire gli aspetti di tale interferenza. Ma qui stiamo studiando le ragioni della presenza di questi contaminanti, non la loro azione. Non potremmo di certo stabilirlo senza accurate ricerche.

Il batterio stesso opera sui neuroni, a seconda della specie, e come si è detto queste specie sono immuni agli attuali antibiotici, oltre al fatto che gli antibiotici stessi non penetrano direttamente attraverso la barriera. Sono in qualche misura più efficaci antibiotici naturali, contenuti per esempio in micro organismi come alghe, funghi, ecc. che sono di per sé in grado di passare attraverso la barriera perché sono scambiati semplicemente come nutrienti.

La prima barriera che i batteri e gli agenti contaminanti incontrano, dopo l'ingestione dei cibi, è lo stomaco che oltre a provvedere alla disgregazione delle molecole complesse mediante enzimi, altri batteri utili e l'ambiente acido, impedisce anche che molti agenti passino in soluzione nel sangue. Tuttavia la griglia è meno stretta per permettere il passaggio di vari tipi di molecole dei cibi che verranno poi scomposte dalle cellule che li tratteranno. I farmaci tradizionali riescono a passare attraverso le maglie, ma non completamente, una buona quantità viene espulsa. A meno che non siano presenti alcuni alcaloidi che ne facilitano l'assorbimento, come ad esempio i succhi del pompelmo, che cambiano i dosaggi previsti.

La situazione si deteriora se lo stomaco stesso è infetto da qualche batterio, come la suddetta Borrelia, in questo caso passa facilmente nel sangue, proprio attraverso il trasporto assicurato dai batteri stessi, ogni possibile agente come metalli, altri batteri o altro. I quali, una volta in circolazione, vanno a contaminare ogni organo che richieda il nutrimento dal sangue e quando non ci sia in quella zona un sufficiente numero di cellule difensive. L'organo più vulnerabile è il cervello, infatti dispone di una sua ulteriore protezione con la barriera emato-encefalica, ma come si è visto gli agenti patogeni sono più aggressivi quando vi sono nell'organismo varie situazioni che indeboliscono le difese.

In conclusione, chiediamo, come farebbe Socrate, perché ci sono decine di farmaci antibiotici, alcuni ottenuti con modificazioni di sostanze naturali ed altri con sintesi che agiscono, e non al 100%, solo su alcuni batteri? Mentre il sangue dei limuli agisce al 100% su tutti i batteri?
 La risposta emerge dalle argomentazioni riportate in questo saggio. Non possiamo fare altro che sperare nella improvvisa illuminazione di qualche nuovo genio, che porti l'umanità a scoprire i segreti di questo nuovo sconfinato campo della scienza che è la quantistica.


Allegato AIDS, dal Phoenix Journal 65.


Da recenti informative si è venuto a sapere che la malattia genericamente chiamata AIDS è originata da uno di tali tipi di batteri, che causa un tipo di cancro seguito poi da una polmonite, dopo che è avvenuta la distruzione delle cellule difensive ad opera del virus contaminante. La forsennata ricerca del virus Hiv, e di un eventuale vaccino, è stata soltanto una disinformazione diffusa da chi aveva l'interesse a confondere le acque, per evitare che venisse scoperta la vera natura della sindrome, questo è perché questi virus mutano adattandosi alle cellule che incontrano, pur non essendo un organismo vivente, e le varianti sono 9000 alla quarta potenza, oltre al fatto che non sono visibili con i microscopi, se non con particolari tecniche.

In generale: i virus non sono organismi viventi, non sono in grado di replicarsi, sono delle macromolecole cristalline. Hanno tuttavia la capacità di penetrare nelle cellule e queste, riproducendosi, replicano anche i virus, che così si diffondono. Ciò vale spesso anche per le cellule che li dovrebbero combattere. I residui della loro distruzione possono essere tossici, ma come tali non sono il veicolo della propagazione delle malattie, ne sono le macerie.

A quanto pare l'AIDS deriva da diversi fattori, dapprima una contaminazione del virus che si presenta in molte forme e che poi muta una volta inseritosi nell'organismo, attraverso esclusivamente la contaminazione del sangue. Dove rimane latente anche per anni. All'insorgere di una infezione da batteri tipo Spirochete, ad esempio, che normalmente il sistema immunitario combatte, quest'ultimo non è in grado di contrastarne l'azione, e quindi l'organismo si ammala. Il virus si ricombina con le cellule N e le distrugge.

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Viene il sospetto che come l'AIDS molte malattie moderne autoimmuni si siano originate con lo stesso meccanismo. Come le malattie originate dal batterio Borrelia, che conta più di trenta varianti, e che sono oggi incurabili. La più nota è la Malattia Lyme, il cui nome deriva dalla cittadina dove è scoppiata l'epidemia. Ci sono fondati sospetti che questa ed altre, come ebola, aids, aviaria, ecc, siano state create in laboratorio come arma biologica e che questa, o queste, sia sfuggita dal controllo.

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Perché gli oli essenziali guariscono ed i farmaci no - È tempo di un nuovo sistema "sanitario"


https://healthimpactnews.com/2022/why-essential-oils-heal-and-drugs-dont-time-for-a-new-healthcare-system/

Dal Dott. David Stewart, Ph.D.
Nt. Olio ed Oli si intende Essenza Naturale sospesa ed utilizzata mediante oli e Medicina d'Urgenza è Pronto Soccorso e tutte le cure associate che vengono applicate per risolvere un problema urgente.


Se dici alla maggior parte dei medici che gli oli essenziali portano alla guarigione senza effetti collaterali negativi, non ti crederanno. Questo perché nella scuola di medicina, agli studenti viene ripetutamente detto dai loro professori che tutti i farmaci efficaci hanno effetti collaterali negativi e, in caso contrario, non possono essere efficaci.
Quando ero alla facoltà di medicina, un professore ha sottolineato questo punto in modo colorato e grafico con diapositive appositamente preparate. In ogni diapositiva farmaci specifiche sono state raffigurate come demoni o goblin dall'aspetto malvagio. Mentre presentava ogni immagine, spiegava: "Anche se brutti e capaci di fare del male, questi 'demoni' sono anche portatori di qualcosa di buono. Fintanto che i benefici superano i rischi, li usiamo"
, ha riassunto. "Non abbiamo scelta", ha continuato, "perché se un farmaco non ha pericoli, allora non può avere benefici. È così e basta. Ed è per questo che è fondamentale che solo i medici qualificati possano prescrivere farmaci", ha concluso.
In realtà, il professore diceva la verità. All'interno della pratica ristretta dell'allopatia (MD) le uniche medicine reali sono i prodotti farmaceutici prescritti dal medico. Tali farmaci hanno sempre effetti collaterali negativi. Tutti loro. Nessuna eccezione. Quindi, i medici sono addestrati ad accettare il male con il bene come prezzo di una medicina efficace
.


Il pericolo è nel farmaco stesso

I pericoli dei farmaci da prescrizione sono intrinseci ai farmaci stessi, non nel modo in cui vengono somministrati. Non importa quanto attento sia il medico nel prescrivere e quanto compiacente il paziente nel seguire gli ordini del medico, anche in questo caso si verificano morti e danni. Infatti, secondo i Centri statunitensi per il controllo delle malattie, più di 100.000 americani muoiono ogni anno, non per farmaci illegali, non per overdose di farmaco, non per farmaci da banco, e non per abuso di farmaci, ma per farmaci correttamente prescritti, prescrizioni correttamente prese
. In questo paese, ogni dieci giorni muoiono più persone a causa delle prescrizioni del medico di quante ne siano state uccise negli attacchi terroristici dell'11 settembre.

Perché è così? Perché i farmaci allopatici hanno sempre effetti indesiderati (insieme ai loro apparenti benefici) mentre si può trovare guarigione con prodotti naturali, come gli oli essenziali, senza effetti indesiderati? Ecco perché.


Perché le aziende vendono deliberatamente prodotti pericolosi

È illegale brevettare qualsiasi prodotto naturale. La strada per grandi profitti nell'industria farmaceutica è creare una sostanza innaturale che non è mai esistita in natura, quindi brevettarla ed ottenere un monopolio. Quindi, le molecole dei farmaci sono tutte estranee al corpo umano. In tutta la storia dell'umanità, tali molecole non sono mai state incontrate o introdotte in nessun corpo umano. Quindi, il corpo non li metabolizza facilmente. Dio non ha mai creato il tuo corpo per accettare ed affrontare questi prodotti chimici e antibiotici. Sostanze organiche naturali non tossiche sono solitamente facilmente eliminate dall'organismo quando la loro utilità ha esaurito il proprio corso. Fino ad un certo punto, il tuo corpo può persino gestire ed eliminare sostanze tossiche naturali. Ma quando il tuo corpo riceve una sostanza sintetica, anche quella che può sembrare benigna o inerte (come la plastica), il tuo corpo non sa come metabolizzarla ed eliminarla.
Se inviato al fegato per scomporlo in composti usa e getta, il fegato dice:
"Ehi. Cos'è questo? Non so cosa farne. Qui reni, prendetelo voi"
.

Poi i reni reagiscono dicendo:
Ehi fegato, non mandarcelo. Non sappiamo neanche cosa sia. Invialo al pancreas. Forse avrà un enzima in grado di affrontarlo"
.

Poi il pancreas obietta:
Ehi ragazzi, cosa pensate di fare? Non voglio questa roba. Scaricalo nel sangue o nella linfa o prova la milza. Forse la milza può filtrare questa cosa o qualcosa del genere"
.

Infine, la sostanza finisce nell'area di deposito dei rifiuti a lungo termine del corpo (di solito il tessuto adiposo, compreso il cervello) dove può rimanere per anni e persino per tutta la vita, perturbando le normali funzioni del corpo finché rimane. Ecco perché puoi trovare tracce di farmaci da prescrizione nel tuo corpo presi durante l'infanzia, decenni fa.
D'altra parte, le molecole naturali, come quelle che si trovano negli oli essenziali, sono facilmente metabolizzate dall'organismo. In effetti, il tuo corpo è stato creato per gestirli. Quando una molecola di olio essenziale trova i siti del recettore per cui è stata progettata per adattarsi e trasmette le sue informazioni alla cellula, o partecipa ad altre funzioni terapeutiche, si dirige quindi verso il fegato ed i reni e si allontana dal corpo. I suoi benefici sono stati trasmessi ed il suo lavoro è completo.

Al contrario, le molecole innaturali dei farmaci artificiali si attaccano a vari tessuti, interrompendo la normale funzione per anni mentre il corpo cerca di capire cosa farne. Nel frattempo, provocano danni alle nostre funzioni corporee e persino alle nostre menti.


Chi ha il controllo?

Un altro motivo per cui le aziende farmaceutiche commerciali non vogliono vendere prodotti naturali è che non hanno il controllo completo della loro produzione. Quando sintetizzi tutto in un laboratorio, hai il controllo. Puoi produrre le tue medicine a volontà, in qualsiasi quantità, ogni volta che lo desideri. In questo modo puoi soddisfare le richieste del mercato man mano che si concretizzano.

Quando dipendi dalla natura per far crescere il tuo prodotto, Dio ha il controllo. Sei in balia delle stagioni. Puoi crescere così tanto solo con il raccolto di un dato anno. Se la fornitura di un anno si esaurisce prima che il raccolto successivo sia pronto per il raccolto, tu e i tuoi clienti dovete solo aspettare. Nel frattempo, perdi potenziali vendite e profitti.
Le aziende farmaceutiche vogliono essere totalmente responsabili della produzione dei loro prodotti. Non vogliono che Dio sia al comando. Omettendo Dio dalla produzione delle loro medicine, hanno omesso il suo potere curativo.


Farmaci contro oli

Farmaci ed oli funzionano in modi opposti. I farmaci intossicano. Gli oli disintossicano. I farmaci ostruiscono e confondono i siti dei recettori. Gli oli puliscono i siti dei recettori. I farmaci deprimono il sistema immunitario. Gli oli rafforzano il sistema immunitario. Gli antibiotici attaccano i batteri indiscriminatamente, uccidendo sia i buoni che i cattivi. Gli oli attaccano solo i batteri nocivi, permettendo alla flora amica del nostro corpo di prosperare. I farmaci sono unidimensionali, programmati come robot per eseguire determinate azioni nel corpo, indipendentemente dal fatto che il corpo possa trarne beneficio o meno. Quando le condizioni del corpo cambiano, i farmaci continuano a fare quello che stavano facendo, anche quando le loro azioni non sono più benefiche.

Gli oli essenziali sono multidimensionali, pieni di intelligenza omeostatica per ripristinare il corpo in uno stato di sano equilibrio. Quando le condizioni del corpo cambiano, gli oli si adattano, alzando o abbassando la pressione sanguigna secondo necessità, stimolando o reprimendo l'attività enzimatica secondo necessità, energizzando o rilassando secondo necessità. Gli oli sono intelligenti. I farmaci sono stupidi.

I farmaci sono progettati per inviare disinformazione alle cellule o bloccare determinati siti recettoriali al fine di indurre il corpo a rinunciare ai sintomi. Ma i farmaci non affrontano mai le vere cause della malattia. Non sono progettati per quello scopo. Mentre possono dare un pronto sollievo per alcuni sintomi spiacevoli, a causa del loro strano design innaturale, interromperanno sempre certe altre funzioni corporee. Quindi, hai sempre alcuni effetti collaterali.

Le molecole di olio inviano informazioni alle cellule e puliscono i siti dei recettori in modo da riportare il tuo corpo alla funzione naturale. Gli oli bilanciano il corpo. I farmaci stanno sbilanciando il corpo. Gli oli affrontano le cause della malattia a livello cellulare eliminando la disinformazione e riprogrammando le informazioni corrette in modo che le cellule funzionino correttamente ed in armonia l'una con l'altra. Con i farmaci, la disinformazione viene immessa nelle cellule in modo da ottenere un sollievo temporaneo, ma non c'è mai una vera guarigione. I farmaci scambiano solo un tipo di malattia con un altro.

Poiché gli oli essenziali applicati correttamente lavorano sempre per il ripristino della corretta funzione corporea, non causano effetti collaterali indesiderati. Stanno nutrendo il corpo con la verità. I farmaci nutrono il corpo con bugie. Sebbene nessuna quantità di verità possa contraddirsi, non ci vogliono molte bugie prima che si verifichino contraddizioni e il corpo subisca effetti negativi.


Diciotto  medici parlano

Non tutti i medici sono presi dall'idea che le uniche medicine buone siano quelle che possono anche essere dannose. Ecco alcuni commenti degli stessi medici sulla pratica della medicina.

"Ogni medico istruito sa che la maggior parte delle malattie non è apprezzabilmente aiutata dalla medicina."

Richard C. Cabot, MD  Professore alla Harvard School of Medicine; Autore di  Differential Diagnosis, The Art of Ministering to the Sick e altri libri
.
"La causa della maggior parte delle malattie è nei farmaci velenosi che i medici danno superstiziosamente per effettuare una cura".

Charles E. Pagina, MD

"I farmaci sono di importanza subordinata a causa della loro stessa natura, possono agire solo sintomaticamente".

Hans Kusche, MD

"La persona che prende la medicina deve riprendersi due volte, una volta dalla malattia e una volta dalla medicina".

William Osler, MD

"Se tutte le medicine del mondo venissero gettate in mare, sarebbe un male per i pesci e un bene per l'umanità"

OW Holmes, MD  American Poet, Professor of Medicine, Dartmouth College e Harvard University

I medicamenti farmacologici consistono nell'impiegare, come rimedi alle malattie, quelle cose che producono malattie nelle persone sane. La sua materia medica è semplicemente un mucchio di farmaci o prodotti chimici o sostanze coloranti, in una parola veleni. Tutti sono incompatibili con la materia vitale; tutti producono malattie quando vengono in contatto in qualsiasi modo con i vivi; sono tutti velenih.

RT Trail, MD  Autore di  The True Healing Art  e altri libri. Citazione da una conferenza ai membri del Congresso e della professione medica, Smithsonian Institute, Washington DC

"Ogni farmaco aumenta e complica le condizioni dei pazienti".

Robert Henderson, MD

"La maggior parte di tutte le malattie croniche è creata dalla soppressione della malattia acuta da avvelenamento da farmaci".

Henry Lindlahr, MD  Autore di  Diagnostic Methods, Nature Cure: Philosophy and Practice, Natural Therapeutics e altri libri.

"La medicina è solo un palliativo, perché dietro la malattia c'è la causa, e questa causa nessun farmaco può raggiungere."

Wier Mitchel, MD

"La pratica medica non ha né filosofia né buon senso per raccomandarlo. Nella malattia il corpo è già carico di impurità. Assumendo farmaci – medicine si aggiungono più impurità, quindi il caso è ulteriormente imbarazzato e più difficile da curare".

Elmer Lee, MD  Ex Vicepresidente, Accademia di Medicina.

"Le nostre cifre mostrano circa quattro milioni e mezzo di ricoveri ospedalieri all'anno a causa delle reazioni avverse ai farmaci. Inoltre, il paziente ospedaliero medio ha fino al trenta per cento di possibilità, a seconda della durata della sua permanenza, di raddoppiare la degenza a causa di reazioni avverse ai farmaci."

Milton Silverman, MD  Professore di Farmacologia, Università della California. Autore,  The Drugging of America, Prescription for Death e altri libri.

"Che speranza c'è che la scienza medica diventi mai una vera scienza quando l'intera struttura della conoscenza medica è costruita attorno all'idea che esiste un'entità chiamata malattia che può essere espulsa quando viene trovato il farmaco giusto?"

John H. Tilden, MD  Autore di  salute compromessa, eziologia, trattamento igienico e dietetico dell'appendicite e altri libri e articoli.

"Siamo inclini a pensare all'abuso di farmaci in termini di popolazione maschile e droghe illecite come eroina, cocaina e marijuana. Potrebbe sorprenderti apprendere che esiste un problema più grande con milioni di donne dipendenti da farmaci da prescrizione legali."

Robert Mendelsohn, MD  Chairman, Illinois State Medical Licensing Board, autore di  Confessions of a Medical Heretic, How to Raise a Healthy Child in Spite of Your Doctor , e altri libri.

"Perché un paziente dovrebbe ingoiare un veleno perché è malato, o prendere quello che farebbe ammalare un uomo sano?"

LF Kebler, MD  Autore di  studi tecnici sui farmaci, bevande analcoliche medicate e altri lavori.

"I farmaci non curano mai le malattie. Si limitano a mettere a tacere la voce della protesta della natura e ad abbassare i segnali di pericolo che essa erige lungo il sentiero della trasgressione. Qualsiasi veleno introdotto nel sistema deve essere considerato in seguito, anche se allevia i sintomi presenti. Il dolore può scomparire, ma il paziente rimane in una condizione peggiore, sebbene in quel momento ne sia inconsapevole."

Daniele. H. Kress, MD  Autore di  The Cost to Society of Cigarettes: A Century of Analysis, Ulcers and Smoking e altri libri.

"Ci sono oltre 10 milioni di reazioni avverse all'anno da farmaci da banco e da prescrizione approvati dalla FDA. Non stiamo parlando di lieve nausea o mal di testa. Tra le 60.000 e le 140.000 persone muoiono ogni anno a causa di reazioni avverse ai farmaci. Ogni anno muoiono più americani dopo aver assunto farmaci da prescrizione di quanti ne siano morti durante l'intera guerra del Vietnam. Più della metà dei farmaci approvati dalla FDA dal 1976 si è poi rivelata molto più tossici di quanto si pensasse in precedenza. Diversi sono stati rimossi dal mercato".

Julian Whitaker, MD  Autore di  Reversing Heart Disease, Guide to Natural Healing, The Heart Surgery Trap e altri libri.

"Ci sono sforzi significativi da parte delle compagnie assicurative per escludere l'assistenza sanitaria preventiva e l'educazione e l'uso di rimedi naturali e poco costosi, ignorando i benefici della nutrizione. Allo stesso tempo pagano enormi richieste mediche agli ospedali per interventi chirurgici e prodotti farmaceutici. C'è un accordo non scritto tra ospedali e fornitori di assicurazioni per rimborsare gli ospedali per i servizi prestati negli ospedali – per grattarsi la schiena a vicenda – per così dire. C'è un'agenda nascosta in questo. Se gli assicuratori pagano gli ospedali per le richieste mediche dei pazienti, alla fine dell'anno le compagnie assicurative possono rivolgersi alle commissioni assicurative statali con i loro precedenti e richiedere un aumento del premio. Un aumento del premio si traduce in maggiori profitti per le compagnie assicurative e per gli ospedali".

Terry S. Friedmann, MD  Autore di  Freedom Through Health  e altre pubblicazioni. Co-fondatore e membro del consiglio di amministrazione dell'American Holistic Medical Association.

"La necessità di insegnare all'umanità a non assumere farmaci e medicine, è un dovere che incombe su tutti coloro che ne conoscono l'incertezza e gli effetti dannosi; e non è lontano il tempo in cui il sistema del farmaco sarà abbandonato".

Charles Armbruster, MD

Quindi ecco qua, perché gli oli guariscono e i farmaci no. Speriamo che il dottor Armbruster abbia ragione, che "non è lontano il tempo in cui il sistema della farmaco sarà abbandonato"
. Le aziende farmaceutiche ed i loro medici spacciatori potrebbero commercializzare e vendere prodotti naturali con vere capacità curative, ma la maggior parte non lo farà. Non ci sono soldi dentro.


La medicina d'urgenza è il meglio della medicina

Nel libro del Dr. Robert Mendelsohn,  Confessions of a Medical Heretic , descrive la medicina come una pratica della religione piuttosto che una pratica della scienza. I medici praticano ciò in cui credono, non ciò che possono dimostrare con una scienza valida. Secondo Mendelsohn, nella religione della medicina, i medici sono i sommi sacerdoti e le loro vesti ecclesiastiche sono i loro camici bianchi. Gli ospedali sono i templi in cui vengono dispensate molte acque sante sotto forma di farmaci, antibiotici e vaccini. Le persone pagano la decima alla chiesa della medicina pagando diligentemente i premi assicurativi.

La parola "prescrizione"
è molto vicina al termine "prescrittivo", implicando così una base scritturale per il loro uso. La  Sacra Bibbia  contenente le scritture della medicina è la  PDR farmaceutica. Per milioni di persone, la loro fede e fiducia nella religione della medicina è di gran lunga maggiore della loro fede nelle istituzioni di culto che possono frequentare. In una crisi, chiamerebbero prima il 911 piuttosto che invocare Dio in preghiera.

Il dottor Mendelsohn era un pediatra praticante presso il Michael Reese Medical Center di Chicago, professore presso la University of Illinois School of Medicine, presidente dell'Illinois State Licensing Board, ed è apparso molte volte sulla televisione nazionale. È autore di un altro libro intitolato  "Come crescere un bambino sano nonostante il medico"
, in cui afferma: "Quando si tratta di curare un bambino malato, una nonna vale due pediatri". Ha anche detto spesso: "Se presumi sempre che il tuo medico abbia torto, la maggior parte delle volte avrai ragione". Secondo il Dr. Mendelsohn, "Il meglio della medicina è la medicina d'urgenza". Sono d'accordo. Quando si tratta di malattie croniche, hanno poco o niente da offrire: nessuna cura, solo trattamenti e gestione della malattia.

Non voglio insinuare che non ci sia alcuna utilità per le cure mediche come le abbiamo oggi. Se fossi coinvolto in un grave incidente con un enorme trauma cranico, danni ai miei organi interni od un arto rotto, vorrei andare al pronto soccorso più vicino il più velocemente possibile con i migliori medici ed infermieri del personale. La medicina allopatica è meravigliosa in una crisi e salva molte vite. La medicina d'urgenza è ciò che sanno fare meglio. In una situazione traumatica in cui potresti morire a meno che non venga intrapresa un'azione immediata, l'allopatia con tutti i suoi farmaci, interventi chirurgici, attrezzature e altri accessori può essere proprio ciò di cui hai bisogno per superare la crisi.

Ma per quanto riguarda la guarigione, la medicina allopatica non offre molto. Dopo che sei stato salvato con misure allopatiche da una morte imminente in una situazione di emergenza, la guarigione dipende ancora da te cercando altre modalità. E quando si tratta di malattie croniche come cancro, artrite, diabete o malattie cardiovascolari, l'allopatia non ha cure e di solito peggiora le cose.

Uno dei motivi per cui i medici fanno meglio in una crisi è perché questa è l'enfasi nella loro formazione. In effetti, in America, l'85% delle spese mediche è per applicazioni di crisi - in risposta a incidenti, condizioni acute di pericolo di vita o rattoppare il corpo quando si è verificata una malattia gravemente avanzata e la morte può essere imminente. Nel frattempo, meno del 6% della spesa sanitaria è destinata alla prevenzione e all'educazione al benessere.
La vera guarigione può avvenire solo con la partecipazione del paziente a tutti i livelli: mentale, spirituale, emotivo e fisico. L'idea di "lasciarlo al medico"
porta a malattie senza fine e cattive condizioni di salute. L'assistenza sanitaria ed il mantenimento della salute sono qualcosa che fai per te stesso, con l'aiuto di Dio. Non qualcosa per cui paghi i tuoi soldi e continui a fare ciò che ti pare senza alterare il tuo stile di vita.

L'assistenza sanitaria è una tua responsabilità, non del governo, non della compagnia assicurativa, non del sistema sanitario e non del medico.



L'attuale sistema sanitario può cambiare?

A mio parere, cambiare il sistema medico verso forme naturali e spirituali di guarigione che incoraggiano una maggiore responsabilità individuale è impossibile. Il sistema non può cambiare. Non cambierà. Deve essere sostituito. C'era un tempo per i cavalli e le carrozze, ma quando arrivarono le automobili la gente abbandonò i loro precedenti mezzi di trasporto. C'è anche un tempo per riparare la tua auto e tenerla, e un tempo per scartarla per una nuova. La professione medica è una macchina sofisticata, ma poggia su fondamenta fallaci. La sua base filosofica è come una Ford Model-T bloccata nel fango che non può muoversi e non cambierà.

C'è un tempo per riparare la vecchia macchina ed un tempo per sostituirla. L'attuale sistema sanitario è una vecchia macchina, irreparabile, parcheggiata su false fondamenta. Sopravvive, non perché serve il bene dell'umanità, ma perché si è radicata politicamente nella nostra società. È giunto il momento di rimuovere la sua franchigia legale e sostituirla consentendo a modalità alternative di prosperare libere dalle catene poste su di loro dall'intento monopolistico dell'allopatia.

Terry Friedmann, MD, nel suo libro,  Freedom Through Health , immagina un nuovo sistema olistico per sostituire quello attuale che enfatizza la responsabilità personale e promuove relazioni cooperative tra molte modalità con l'allopatia che gioca solo un ruolo minore. Il nuovo modello di assistenza sanitaria del Dr. Friedmann includerebbe nutrizione, esercizio fisico, gestione dello stress e aromaterapia, per rivolgersi a tutta la persona - mentalmente, fisicamente, emotivamente e spiritualmente. Nei loro libri, Robert Mendelsohn, MD, e Richard Gerber, MD, prevedono anche un nuovo paradigma medico olistico - uno non dipendente da farmaci e procedure allopatiche come obiettivo principale.

È giunto il momento di passare a paradigmi e modalità basate su presupposti diversi da quelli che stanno alla base della moderna allopatia. Quelli di voi che hanno rinunciato al sistema a favore degli oli essenziali e dei loro benefici fisici, mentali, emotivi e spirituali sono tra i pionieri che stanno sostituendo il sistema.

Per quanto riguarda quelli di voi che hanno assunto farmaci da banco o da prescrizione per lunghi periodi di tempo, gli oli essenziali sono i vostri migliori amici perché possono pulire i residui di queste tossine dal vostro sistema una volta per tutte e aiutare a ripristinare il corpo. al suo stato di salute naturale.

Estratto dal libro:  The Chemistry of Essential Oils Made Simple:  God's Love Manifest in Molecules  – Capitolo 11

Copyright Care Publications – Tutti i diritti riservati. Ristampato con il permesso dell'autore.



Circa l'autore

Il Dr. David Stewart ha studiato teologia, filosofia e inglese al Central Methodist College di Fayette, Missouri (1955-58) e ha studiato chimica, biologia e scienze sociali alla Central Missouri State University di Warrensburg (1962-63). Ha anche studiato fotografia commerciale al Los Angeles Trade Technical College (1959-60). Ha conseguito una laurea in Matematica e Fisica presso la Missouri School of Mines and Metallurgy nel 1965 ed è stato salutatorian della sua classe di laurea. I suoi diplomi MS e PhD sono in geofisica (sismologia teorica) e sono stati conseguiti presso l'Università del Missouri a Rolla rispettivamente nel 1969 e nel 1971. Ha trascorso un semestre alla facoltà di medicina presso l'Università della Carolina del Nord (1973) ed è stato Certified Childbirth Educator (CCE) presso l'American Academy of Husband-Coached Childbirth (AAHCC) dal 1975.

Il Dr. Stewart è anche un aromaterapista registrato (RA) presso l'Aromatherapy Registration Council (ARC) riconosciuto a livello nazionale, che è approvato dalla National Association of Holistic Aromatherapists (NAHA), di cui è membro.

Ha ricoperto incarichi come ingegnere idraulico e idrologo presso l'US Geological Survey nel sud della California (1965-67). È stato professore presso la facoltà dell'Università della Carolina del Nord, Chapel Hill, (1971-1978) e ha anche ricoperto una cattedra presso la Southeast Missouri State University (1988-1993). È stato anche pastore metodista unito part-time (1993-94, 1997-99) nelle zone rurali del Missouri. È stato direttore esecutivo dell'Associazione internazionale dei genitori e dei professionisti per alternative sicure al parto (NAPSAC International) sin dalla sua fondazione nel 1975.

Per la maggior parte della sua carriera professionale, il Dr. Stewart ha svolto un lavoro autonomo come autore e conferenziere, principalmente nel settore dell'assistenza sanitaria alternativa. Ha anche fatto parte di comitati consultivi dell'American Public Health Association (APHA) e dell'American College of Nurse-Midwives (ACNM). Ha testimoniato in qualità di esperto in questioni sanitarie davanti a comitati legislativi statali, comitati del Congresso degli Stati Uniti, commissioni di licenza medica e tribunali negli Stati Uniti e in Canada.

È autore o coautore di oltre 200 opere pubblicate, tra cui più di una dozzina di libri (tra cui  Healing Oils of the Bible ). Due dei suoi libri hanno vinto il premio "Libri dell'anno" dall'American Journal of Nursing. Uno dei suoi volantini sull'allattamento al seno (pubblicato da La Leche League International, LLLI) ha venduto oltre due milioni di copie in dieci lingue.












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