Jeshua. Nascita e Infanzia - La nuova umanità

Vai ai contenuti

Jeshua. Nascita e Infanzia

Sananda, Esu,Kathryn

Jeshua. Nascita e Infanzia

https://lichtweltverlag.at/2022/12/25/geburt-und-kindheit-6/

Tramite Jahn J. Kassl, 25 dicembre 2022

(Traduzione Lina Capettini – www.lanuovaumanita.net )


Amati fratelli e sorelle di Luce.

Il mio cuore è pieno di gioia perché c'è così tanta energia d'amore fra di voi. E questa Luce interiore risplende sempre di più, in modo da fluire nell'intero Universo affinché possiamo vederla.

Oggi vi do uno spaccato del tempo intorno alla mia nascita, alla mia infanzia e l'atteggiamento nei confronti della vita nei miei primi anni, nella vita come Gesù sulla Terra. La mia nascita era profetizzata e così mia madre Maria seppe da quale potere il frutto cresceva nel suo grembo. E le stelle ci hanno indicato la via affinché i Saggi offrissero la loro lode. Questo è successo nella primavera del 4‹ anno del vostro calendario.

La mia infanzia è stata spensierata e ho respirato l'ambiente sano e amorevole dei miei genitori. Nonostante fossimo spesso in giro, ho sempre avuto la sensazione di assoluta sicurezza e la mia fiducia in Tutto Ciò Che E’ fu solidificata.
È così che sono cresciuto, mentre sono nati i miei fratelli e le mie sorelle. I miei primi anni sono stati plasmati dal sentimento dell'amore e dall'essere arrivato sulla Terra.

I miei genitori erano pienamente consapevoli del loro compito e dove sembrava necessario e possibile mi hanno accompagnato in modo meraviglioso. Sono stato gradualmente informato dei miei doveri. Molto era dettato dalla tradizione, poiché ero della casa di Davide e questo fatto spiegava la mia assunzione del titolo di Re. Ma fino ad allora c'era ancora tempo.

Era l'anno 12.

A quel tempo la nostra famiglia era in Egitto, ad Alessandria. Mio padre svolgeva la sua professione di gfalegnameh. Tuttavia, questo nome non corrisponde del tutto, perché a quel tempo significava fare l'intera progettazione, dal disegno alla costruzione di una casa. Durante quel periodo sono stato presentato alla comunità Ebraica di Alessandria ed è stato un bel momento di apprendimento e comprensione. Passavo intere giornate nelle stanze del Tempio a leggere le Scritture.

Vivevamo in una piccola casa e alla nostra Famiglia non mancava nulla. Tutto era sempre lì, sia per il benessere fisico che per la nostra crescita spirituale. Era un senso di assoluta intimità con Dio che rimaneva con la nostra famiglia ovunque andassimo. Ed i miei genitori avevano questa profonda consapevolezza interiore, per cui non si preoccupavano. Il Tempio divenne lentamente la mia casa. Trascorrevo sempre più tempo lì; i fratelli in questa Chiesa erano aperti e ho potuto porre loro le mie domande.

Il mio bisogno interiore di imparare e sperimentare la conoscenza delle cose ultime crebbe. Durante questo periodo ho anche iniziato ad entrare in contatto con i miei insegnanti. Attraverso la mia intuizione e la capacità di ascoltare la gvoce di Dioh, ho potuto acquisire molto presto una comprensione che ha stupito molte persone.
L'interpretazione delle Scritture era un argomento importante in molte discussioni con gli Scribi. Ho potuto praticarla ad Alessandria e gradualmente ho acquisito una conoscenza completa dei nostri compiti e della vita sulla Terra.

Quando le cose a Gerusalemme si calmarono e sembrarono permanenti, tornammo e quando avevo dodici anni fui formalmente iniziato lì al Tempio. La mia conoscenza acquisita delle Scritture e il mio modo di presentarle sorprese e stupì molti. La comunità ebraica di Gerusalemme era fedele alle Scritture, e la facilità con cui ne parlavo, con le mie interpretazioni, non erano molto gradite. Man mano che la nostra famiglia cresceva, dopo Giacobbe venne Simone, dopo giunse Giuda, la mia strada cominciò ad allargarsi davanti a me. Spesso mi dimenticavo del "tempo" intorno a me mentre ascoltavo le risposte di Dio. Il potere dell'amore cominciò a espandersi dentro di me e spesso sembrava che mi fondessi con il mondo intero.

"La libertà che porto non è di questo mondo, eppure redimerà questo mondo."

Sono cresciuto in questa consapevolezza. La mia quotidianità era quella di un ragazzo di quelle zone. Aiutare il padre al lavoro ad imparare il mestiere, giocare con i fratelli; tra l'altro facevamo delle belle partite con la palla, un po' come le vostre partite di calcio, e spesso c'erano tanti giovani che ne condividevano la gioia. Tra loro c'erano molti compagni arrivati successivamente e durante questo periodo ho anche mostrato la capacità di guarire. Ovunque qualcuno si facesse male, cercavo di dare il mio potere curativo. O mettevo le mani sulla zona dolorante della persona interessata, oppure mi concentravo e inviavo "raggi di Luce" nel campo energetico della persona.

Anni dopo, questa capacità acquisì un grande potere e, ovunque mi trovassi, da me emanava un potere di Luce che trasformava e guariva le persone. E in quei primi anni ho sperimentato quella Benedizione Divina. Mia madre era impegnata in quegli anni ad accudire la famiglia, e la sua dolcezza ed il suo amore per tutte le persone erano per me fonte di pura conoscenza, che si manifestava nella vita di tutti i giorni attraverso le sue azioni. Per lei non c'era né il bene né il male e ogni giudizio le era estraneo.

Non parlava mai male degli altri e il suo cuore era pieno di gentilezza e consapevolezza. L'amore dei miei genitori era basato su una profonda comprensione interiore per il proprio partner, e spesso ho avuto l'impressione che questo amore crescesse nel corso degli anni, perché si leggeva nei loro occhi quanto fosse vicino il loro cuore. In questo ambiente ho potuto svilupparmi e la preparazione al mio incarico è continuata fino a 18 anni quando ho iniziato ad assorbire il "puro insegnamento".

La Comunità Essena

La mia accoglienza nella Chiesa di Essen, fuori Gerusalemme, è stata la "logica" continuazione del mio percorso di formazione e crescita, di comprensione e realizzazione. Durante questi anni ho acquisito le competenze più essenziali e tutte le conoscenze sul vero motivo dell'esistenza di noi umani sulla Terra. Molto mi è stato insegnato dai miei fratelli a Qumran, ma avevo ricevuto l'essenziale attraverso i miei canali di Luce sempre più aperti.

Il mio cuore era incondizionatamente aperto e quindi potevo connettermi in modo soddisfacente con il mondo oltre il nostro. Sono stati gli anni che mi hanno condotto alla crescita, fisica e soprattutto spirituale. Durante questo periodo ci siamo incontrati spesso io e Giovanni, perché anche lui era un fratello della chiesa, un po' più anziano e molto avanti nel suo cammino per diffondere il messaggio di purezza, rettitudine, umiltà, chiarezza e devozione a Dio. Ci eravamo conosciuti come bambini e, sebbene non ci vedessimo molto spesso, c'era un'intimità condivisa e ancora sentita e una comprensione al di là delle parole.

Ciò che ci univa era la devozione a Dio e la conoscenza dei nostri incarichi. E in quegli anni, quella consapevolezza si è consolidata, sull'importanza della nostra nascita in quella parte del mondo. Spesso sedevamo per ore sulle pietre o sotto un albero ombroso, nella sabbia del deserto o nel cortile del tempio. Parlavamo del Padre Celeste e di come avviene l'eterno ritorno all'Unità. Ma trascorrevamo la maggior parte del tempo in silenzio. Immersi in noi stessi e connessi alla Fonte che ci ha portato qui, ci ha riuniti e illuminati.

Finalmente giunse il momento e Giovanni andò per svolgere la sua missione da solo. Ci fu una grande festa d'addio e le lacrime versate furono per lo più lacrime di gioia. Perché non era un addio per sempre e tutti sapevano che il mistero doveva compiersi.
Ed ognuno sentiva una profonda connessione con i suoi fratelli, al di là di ogni limite che il nostro corpo ci imponeva. Gli anni che seguirono lo resero ampiamente conosciuto, poiché la sua mente acuta e la sua incessante devozione alla verità non passarono inosservate. Nel frattempo, io attraversavo i miei "processi", la mia consapevolezza aumentava costantemente, ciò che era destinato a me cresceva e così ho dispiegato la mia Coscienza Divina.

I miei vagabondaggi

Pieno di pace dentro di me, ho salutato i miei fratelli per intraprendere il mio "ultimo" viaggio per quel momento. Sono andato in Egitto, in Siria in Grecia. Ma questo viaggio mi ha portato nel mio cuore, nel mio essere interiore e ho visto la mia eterna espressione d'amore nella consapevolezza della totalità di tutta la vita. Mentre questo accadeva, ho visitato molti villaggi e città. Ho studiato le persone ed il loro comportamento, le loro intenzioni e motivazioni. La loro storia era come un libro aperto davanti a me, leggevo la loro mente e potevo sentire i loro sentimenti. La mia vista si era affinata e mi sono state date le risposte sul senso di una vita umana.

Ancora ed ancora mi ritiravo e spesso mi perdevo per giorni a conversare con il mio Padre Celeste, con i Messaggeri Celesti, i Maestri oltre il visibile, e con i fratelli e le sorelle della mia Casa Spirituale. Durante questi anni di vagabondaggio mi sono infine rivolto al mio essere completo e ho accettato pienamente ciò che mi è stato dato. Così sono cresciuto nei panni che erano stati misurati per me; la mia famiglia, a quel punto, era la gente di tutta la Terra, tutti gli esseri viventi e ogni Coscienza nella Creazione di Dio.

Quando sono tornato a Gerusalemme, ero diverso eppure ero quello che sono sempre stato: QUELLO CHE IO SONO.

"… così sono entrato nell'acqua da Giovanni ed il mio cuore si è riempito di gioia, ho lasciato i miei sandali sulla riva e quando le acque del Giordano mi hanno lavato intorno, una grande pace si è diffusa intorno a noi e nei cuori degli uomini.
Così fu sigillato ciò che era destinato dall'eternità. L'Unità eterna dell'uomo con Dio, l'Unità tra il Cielo e la Terra.h

Amati figli di Dio,

Siamo tutti Uno e collegati dal potere dell'Amore onnipresente. Accettate questo fatto e dispiegate la vostra bellezza. Solo così si può vivere l'Unità.

E davvero, siamo TUTTI uno.
Siete infinitamente amati.

GESÙ CRISTO






Torna ai contenuti